Tra le innumerevoli attività che hanno trovato spazio nel fragile ambiente costiero della laguna di Venezia, forse una delle meno conosciute è quella di una area adibita a poligono di tiro al piattello. L’impianto sportivo è stato attivo per circa 30 anni ed è stato chiuso negli anni ’90. L’area si situa nella parte centrale della laguna, sulle barene di Tessera, lungo la linea di gronda lagunare, con un’estensione di circa 6,5 ha. Essa è zona di barena alta , cioè sommersa solamente con l’alta marea. Essendo (finalmente) chiaro l’elevato pregio ambientale e naturalistico del sito, sono scaturite da una parte l’esigenza di eseguire una adeguata rimozione di pallini di piombo, cartucce esauste, frammenti di piatti d’argilla, oltre ad altri generici residui di munizioni; dall’altra, la necessità di verificare lo stato di inquinamento indotto da tale pratica, dal momento che, sia durante l’attività sia negli anni dopo la chiusura, gli interventi di rimozione sono stati fittizi se non nulli. Si vogliono qui presentare i primi interessanti dati ottenuti campionando secondo un profilo verticale su tre diversi punti, scelti per la differente ubicazione nell’area di tiro e quindi per la diseguale ricaduta dei vari scarti. Sono stati scelti in particolare il piombo, l’antimonio e l’arsenico quali metalli marcatori per questo particolare tipo di inquinamento, monitorandone la presenza sia come contenuto di metallo totale che come fase di geospeciazione biodisponibile. L’intento è stato, infatti, quello di mettere in relazione tali valori con quelli riscontrati sia nella copertura vegetale (per la quale si sono distinte la parte radicale da quella aerea), che nei Crostacei catturati in loco. I risultati supportano da un punto di vista ecotossicologico quanto sia importante un intervento tempestivo di rimozione e ripristino dell’area, eseguiti nell’ottica di bloccare il percolamento ed il continuo passaggio a nuova matrice (acqua salmastra/biota) dei metalli pesanti.

Valutazioni ecotossicologiche per il ripristino di una ex area di tiro al piattello situate in ambiente di transizione lagunare.

MANENTE, Sabrina;MINETTO, Diego;PERIN, Guido
2008-01-01

Abstract

Tra le innumerevoli attività che hanno trovato spazio nel fragile ambiente costiero della laguna di Venezia, forse una delle meno conosciute è quella di una area adibita a poligono di tiro al piattello. L’impianto sportivo è stato attivo per circa 30 anni ed è stato chiuso negli anni ’90. L’area si situa nella parte centrale della laguna, sulle barene di Tessera, lungo la linea di gronda lagunare, con un’estensione di circa 6,5 ha. Essa è zona di barena alta , cioè sommersa solamente con l’alta marea. Essendo (finalmente) chiaro l’elevato pregio ambientale e naturalistico del sito, sono scaturite da una parte l’esigenza di eseguire una adeguata rimozione di pallini di piombo, cartucce esauste, frammenti di piatti d’argilla, oltre ad altri generici residui di munizioni; dall’altra, la necessità di verificare lo stato di inquinamento indotto da tale pratica, dal momento che, sia durante l’attività sia negli anni dopo la chiusura, gli interventi di rimozione sono stati fittizi se non nulli. Si vogliono qui presentare i primi interessanti dati ottenuti campionando secondo un profilo verticale su tre diversi punti, scelti per la differente ubicazione nell’area di tiro e quindi per la diseguale ricaduta dei vari scarti. Sono stati scelti in particolare il piombo, l’antimonio e l’arsenico quali metalli marcatori per questo particolare tipo di inquinamento, monitorandone la presenza sia come contenuto di metallo totale che come fase di geospeciazione biodisponibile. L’intento è stato, infatti, quello di mettere in relazione tali valori con quelli riscontrati sia nella copertura vegetale (per la quale si sono distinte la parte radicale da quella aerea), che nei Crostacei catturati in loco. I risultati supportano da un punto di vista ecotossicologico quanto sia importante un intervento tempestivo di rimozione e ripristino dell’area, eseguiti nell’ottica di bloccare il percolamento ed il continuo passaggio a nuova matrice (acqua salmastra/biota) dei metalli pesanti.
2008
Atti del XVIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Ecologia, SItE, “Ecologia, emergenza, pianificazione”
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