Se accettiamo l’ipotesi che la definizione di senso comune di protagonismo (da intendersi come l’atteggiamento di “chi ha un ruolo di primo piano nelle vicende della vita reale”1) possa essere interpretata in ambito educativo come un “porsi al centro del mondo” e se, altresì, intendiamo la definizione “porsi al centro del mondo” nel senso attribuitole da Morin e, cioè, come una centralità del soggetto rispetto al “conoscere e all’agire”, allora la definizione di protagonismo coincide con quella che lo Studioso dà di soggetto: «essere soggetto è porsi al centro del mondo sia per conoscere che per agire». L’individuo diventa soggetto, dunque, nel momento in cui diventa protagonista “nella” conoscenza e “nella” azione. L’adozione di questa prospettiva non va interpretata in alcun modo come un atteggiamento di chiusura rispetto alle altre accezioni assunte del termine, la cui lettura si rivela preziosa giacché dà contezza dei bisogni educativi ai quali occorre, comunque, fornire risposte: essa fonda le proprie ragioni, piuttosto, nell’esigenza di un impegno speculativo che consenta la riappropriazione della funzione orientativa della Pedagogia in ordine agli scopi che le sono propri. Tale scelta, ricca di implicazioni sotto il profilo epistemologico, legittima una serie di domande in ordine alla defi nizione «essere soggetto è porsi al centro del mondo sia per conoscere che per agire» e, segnatamente, su cosa si intenda per soggetto, in che modo vada interpretato il concetto di conoscenza, che rapporto ci sia tra conoscenza e azione, in che modo interpretare la centralità del soggetto rispetto al mondo e, da ultimo, come si arrivi, per questa via ad una interpretazione di protagonismo pedagogicamente “viabile”. Si procederà, dunque, riflettendo, sia pure sinteticamente, sull’universo di significati emersi dalle interrelazioni tra gli elementi in analisi allo scopo di fare luce sul più complesso significato di “stare oggi al mondo” da protagonisti problematizzando ogni singolo passaggio della definizione: «essere soggetto | è porsi al centro del mondo | sia per conoscere | che per agire».

Giovani epistemologi: nuove forme di protagonismo a scuola. Riflettere con Morin sulla necessità di porsi al centro del mondo

Ines Giunta
2012-01-01

Abstract

Se accettiamo l’ipotesi che la definizione di senso comune di protagonismo (da intendersi come l’atteggiamento di “chi ha un ruolo di primo piano nelle vicende della vita reale”1) possa essere interpretata in ambito educativo come un “porsi al centro del mondo” e se, altresì, intendiamo la definizione “porsi al centro del mondo” nel senso attribuitole da Morin e, cioè, come una centralità del soggetto rispetto al “conoscere e all’agire”, allora la definizione di protagonismo coincide con quella che lo Studioso dà di soggetto: «essere soggetto è porsi al centro del mondo sia per conoscere che per agire». L’individuo diventa soggetto, dunque, nel momento in cui diventa protagonista “nella” conoscenza e “nella” azione. L’adozione di questa prospettiva non va interpretata in alcun modo come un atteggiamento di chiusura rispetto alle altre accezioni assunte del termine, la cui lettura si rivela preziosa giacché dà contezza dei bisogni educativi ai quali occorre, comunque, fornire risposte: essa fonda le proprie ragioni, piuttosto, nell’esigenza di un impegno speculativo che consenta la riappropriazione della funzione orientativa della Pedagogia in ordine agli scopi che le sono propri. Tale scelta, ricca di implicazioni sotto il profilo epistemologico, legittima una serie di domande in ordine alla defi nizione «essere soggetto è porsi al centro del mondo sia per conoscere che per agire» e, segnatamente, su cosa si intenda per soggetto, in che modo vada interpretato il concetto di conoscenza, che rapporto ci sia tra conoscenza e azione, in che modo interpretare la centralità del soggetto rispetto al mondo e, da ultimo, come si arrivi, per questa via ad una interpretazione di protagonismo pedagogicamente “viabile”. Si procederà, dunque, riflettendo, sia pure sinteticamente, sull’universo di significati emersi dalle interrelazioni tra gli elementi in analisi allo scopo di fare luce sul più complesso significato di “stare oggi al mondo” da protagonisti problematizzando ogni singolo passaggio della definizione: «essere soggetto | è porsi al centro del mondo | sia per conoscere | che per agire».
2012
XXXV
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