Le misure imposte per il contenimento dell’epidemia di coronavirus hanno prodotto un ampio esperimento di massa di lavoro a distanza. Secondo alcune stime, in Italia, questo esperimento ha riguardato circa 8 milioni di lavoratori. Se è vero che l’esperienza diffusa del lavoro da remoto, realizzata in modalità emergenziale, ha permesso di ridurre notevolmente l’esposizione al rischio di contagio per una fascia considerevole della forza lavoro attiva, è anche vero che i grandi numeri possono mascherare situazioni più complesse e disuguaglianze più trasversali che non si riducono alla mera possibilità di lavorare o meno a distanza. Nella consapevolezza di trattare un fenomeno non ancora definito e per ora sperimento in modalità straordinarie, questo contributo si pone l’obiettivo, da un lato, di problematizzare la categoria del lavoro a distanza allo scopo di portare alla luce le contraddizioni e le disuguaglianze che caratterizzano il gruppo dei lavoratori distanziabili. Dall’altro, di individuare alcune potenziali linee di ricerca sulle trasformazioni del lavoro e della sua organizzazione nel postpandemia.
Il Virus del lavoro da remoto
Francesco Eugenio Iannuzzi
;
2020-01-01
Abstract
Le misure imposte per il contenimento dell’epidemia di coronavirus hanno prodotto un ampio esperimento di massa di lavoro a distanza. Secondo alcune stime, in Italia, questo esperimento ha riguardato circa 8 milioni di lavoratori. Se è vero che l’esperienza diffusa del lavoro da remoto, realizzata in modalità emergenziale, ha permesso di ridurre notevolmente l’esposizione al rischio di contagio per una fascia considerevole della forza lavoro attiva, è anche vero che i grandi numeri possono mascherare situazioni più complesse e disuguaglianze più trasversali che non si riducono alla mera possibilità di lavorare o meno a distanza. Nella consapevolezza di trattare un fenomeno non ancora definito e per ora sperimento in modalità straordinarie, questo contributo si pone l’obiettivo, da un lato, di problematizzare la categoria del lavoro a distanza allo scopo di portare alla luce le contraddizioni e le disuguaglianze che caratterizzano il gruppo dei lavoratori distanziabili. Dall’altro, di individuare alcune potenziali linee di ricerca sulle trasformazioni del lavoro e della sua organizzazione nel postpandemia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
il virus del lavoro da remoto.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Accesso chiuso-personale
Dimensione
2.11 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.11 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.