La problematica dell’inquinamento prodotta dai microinquinanti, cioè da sostanze presenti in tracce nei corpi ricettori, ma aventi caratteristiche tali da comportare possibili danni per l’ambiente e per l’uomo, ha assunto un’importanza sempre crescente nell’ultimo ventennio. Infatti essa è ormai oggetto di diversi interventi normativi a livello comunitario e nazionale, che hanno individuato un elenco di sostanze definire “prioritarie” e “pericolose prioritarie”, di cui sono state fissate le concentrazioni massime per i corpi ricettori al fine di garantire voluti livelli di qualità ambientale; a queste si aggiunge un elenco molto numeroso di “contaminanti emergenti”, non ancora oggetto di normazione e le cui caratteristiche spesso non sono del tutto note, ma di cui si sospettano effetti tossici o persino cancerogeni per l’ambiente e l’uomo. In ogni caso, tali sostanze sono largamente usate nell’ambito di attività domestiche e/o produttive, risultando persino di uso comune per scopo terapeutico, per l’igiene personale, etc. La loro frequente scarsa o nulla biodegradabilità li rende persistenti nell’ambiente e tali da comportare effetti di accumulo o di bioaccumulo. Esse possono raggiungere i corpi idrici ricettori in forma concentrata, attraverso i sistemi fognari e gli emissari degli impianti di depurazione, o diffusa, per dilavamento dei suoli coltivati e non. In particolare, numerosi studi hanno evidenziato il contributo dato dagli effluenti degli impianti di depurazione in termini di concentrazioni e carichi di tali inquinanti sversati nell’ambiente; ciò a causa della frequente modesta capacità di rimozione che gli impianti hanno nei confronti dei microinquinanti, in quanto concepiti e progettati per la rimozione di macroinquinanti organici. Nella nota, dopo un inquadramento normativo della problematica dei microinquinanti, sono riportate le principali categorie di essi, su cui la ricerca scientifica sta rivolgendo l’attenzione. Sono quindi riportati i risultati di alcune ricerche di campo specificatamente condotte con riferimento a particolari categorie di inquinanti e di alcuni studi mirati alla messa a punto di modelli matematici di simulazione del destino e trasporto di essi all’interno di sistemi fognari, impianti di depurazione e corpi idrici.

Viviani, G., Cosenza, A. (2017). Il destino dei microinquinanti negli impianti di depurazione. In Tecniche per la Difesa del Suolo e dall’Inquinamento. EdiBios.

Il destino dei microinquinanti negli impianti di depurazione

VIVIANI, Gaspare;COSENZA, Alida
2017-01-01

Abstract

La problematica dell’inquinamento prodotta dai microinquinanti, cioè da sostanze presenti in tracce nei corpi ricettori, ma aventi caratteristiche tali da comportare possibili danni per l’ambiente e per l’uomo, ha assunto un’importanza sempre crescente nell’ultimo ventennio. Infatti essa è ormai oggetto di diversi interventi normativi a livello comunitario e nazionale, che hanno individuato un elenco di sostanze definire “prioritarie” e “pericolose prioritarie”, di cui sono state fissate le concentrazioni massime per i corpi ricettori al fine di garantire voluti livelli di qualità ambientale; a queste si aggiunge un elenco molto numeroso di “contaminanti emergenti”, non ancora oggetto di normazione e le cui caratteristiche spesso non sono del tutto note, ma di cui si sospettano effetti tossici o persino cancerogeni per l’ambiente e l’uomo. In ogni caso, tali sostanze sono largamente usate nell’ambito di attività domestiche e/o produttive, risultando persino di uso comune per scopo terapeutico, per l’igiene personale, etc. La loro frequente scarsa o nulla biodegradabilità li rende persistenti nell’ambiente e tali da comportare effetti di accumulo o di bioaccumulo. Esse possono raggiungere i corpi idrici ricettori in forma concentrata, attraverso i sistemi fognari e gli emissari degli impianti di depurazione, o diffusa, per dilavamento dei suoli coltivati e non. In particolare, numerosi studi hanno evidenziato il contributo dato dagli effluenti degli impianti di depurazione in termini di concentrazioni e carichi di tali inquinanti sversati nell’ambiente; ciò a causa della frequente modesta capacità di rimozione che gli impianti hanno nei confronti dei microinquinanti, in quanto concepiti e progettati per la rimozione di macroinquinanti organici. Nella nota, dopo un inquadramento normativo della problematica dei microinquinanti, sono riportate le principali categorie di essi, su cui la ricerca scientifica sta rivolgendo l’attenzione. Sono quindi riportati i risultati di alcune ricerche di campo specificatamente condotte con riferimento a particolari categorie di inquinanti e di alcuni studi mirati alla messa a punto di modelli matematici di simulazione del destino e trasporto di essi all’interno di sistemi fognari, impianti di depurazione e corpi idrici.
Settore ICAR/03 - Ingegneria Sanitaria-Ambientale
2017
XXXVIII EDIZIONE Tecniche per la Difesa del Suolo e dall’Inquinamento
Guardia Piemontese Terme (CS)
21 - 24 giugno 2017
XXXVIII EDIZIONE
2017
2017
22
A stampa
Viviani, G., Cosenza, A. (2017). Il destino dei microinquinanti negli impianti di depurazione. In Tecniche per la Difesa del Suolo e dall’Inquinamento. EdiBios.
Proceedings (atti dei congressi)
Viviani, G; Cosenza, A
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