Le impronte chimiche lasciate sul substrato dai Pentatomidi stimolano nei parassitoidi oofagi la ricerca dell’ospite nell’area contaminata e consentono loro di distinguerne il sesso. Le impronte chimiche delle femmine sono preferite poiché risultano più affidabili in quanto nei dintorni è maggiore la probabilità di ritrovare l’uovo ospite. In questo lavoro è stato ipotizzato che l’abilità di discriminare il sesso degli ospiti da parte degli ooparassitoidi è stata acquisita solo nei confronti di quelli coevoluti. Sono state quindi considerate due associazioni di ospite-parassitoide coevoluti quali Nezara viridula-Trissolcus basalis e Murgantia histrionica-Trissolcus brochymenae e come ospite non coevoluto è stato utilizzato lo Scutelleride Graphosoma semipunctatum. I biosaggi sono stati condotti in arena aperta e registrati mediante un sistema di analisi del tracciato e del movimento. E’stata valutata la risposta dei due parassitoidi alle tracce lasciate da adulti accoppiati di ospiti coevoluti e non coevoluti e alle aree trattate con estratti di questi. I risultati hanno confermato le ipotesi di lavoro. Inoltre, lo stato fisiologico dell’ospite potrebbe avere differentemente influenzare il comportamento di ricerca dei parassitoidi oofagi a seconda che siano monofagi o polifagi. Per verificare questa ipotesi è stata quindi valutata la risposta di T. brochymenae, parassitoide monofago, alle tracce di adulti di M. histrionica vergini e accoppiati, di femmine con copula interrotta e di femmine che hanno ovideposto. Le femmine dell’ospite sono state dissezionate per valutare la presenza di sperma nel bulbo e di secrezioni associate nella dilatazione del dotto della spermateca. T. brochymenae ha discriminato il sesso dell’ospite solo quando questo era accoppiato preferendo quindi femmine accoppiate dell’ospite. Inoltre è stato valutato il comportamento di ricerca del parassitoide in aree contaminate con tarsi e scutelli di ospiti adulti accoppiati. I residui rilasciati dai tarsi delle femmine accoppiate hanno indotto una risposta più forte indicando i tarsi come sorgente cairomonale. Infine sono state valutate le riposte del parassitoide alle aree trattate con estratti di ospiti adulti vergini e accoppiati. Gli estratti da femmine accoppiate hanno stimolato una risposta maggiore ed hanno mostrato differenze quantitative nella composizione degli idrocarburi cuticolari rispetto a quelli dei maschi. Questi dati, confrontati con quelli disponibili per il parassitoide polifago T. basalis, confermano l’ipotesi di lavoro e evidenziano come il grado di specializzazione porti alla definizione di strategie di ricerca più raffinate.

Frati, F., Salerno, G., Conti, E., De Pasquale, C., Peri, E., Colazza, S. (2009). Effetto del grado di coevoluzione e di specializzazione nella capacità di ooparassitoidi ad utilizzare le impronte chimiche dell'ospite. In Proceeding (pp.160-160). Firenze : Accademia Nazionale di Entomologia.

Effetto del grado di coevoluzione e di specializzazione nella capacità di ooparassitoidi ad utilizzare le impronte chimiche dell'ospite

DE PASQUALE, Claudio;PERI, Ezio;COLAZZA, Stefano
2009-01-01

Abstract

Le impronte chimiche lasciate sul substrato dai Pentatomidi stimolano nei parassitoidi oofagi la ricerca dell’ospite nell’area contaminata e consentono loro di distinguerne il sesso. Le impronte chimiche delle femmine sono preferite poiché risultano più affidabili in quanto nei dintorni è maggiore la probabilità di ritrovare l’uovo ospite. In questo lavoro è stato ipotizzato che l’abilità di discriminare il sesso degli ospiti da parte degli ooparassitoidi è stata acquisita solo nei confronti di quelli coevoluti. Sono state quindi considerate due associazioni di ospite-parassitoide coevoluti quali Nezara viridula-Trissolcus basalis e Murgantia histrionica-Trissolcus brochymenae e come ospite non coevoluto è stato utilizzato lo Scutelleride Graphosoma semipunctatum. I biosaggi sono stati condotti in arena aperta e registrati mediante un sistema di analisi del tracciato e del movimento. E’stata valutata la risposta dei due parassitoidi alle tracce lasciate da adulti accoppiati di ospiti coevoluti e non coevoluti e alle aree trattate con estratti di questi. I risultati hanno confermato le ipotesi di lavoro. Inoltre, lo stato fisiologico dell’ospite potrebbe avere differentemente influenzare il comportamento di ricerca dei parassitoidi oofagi a seconda che siano monofagi o polifagi. Per verificare questa ipotesi è stata quindi valutata la risposta di T. brochymenae, parassitoide monofago, alle tracce di adulti di M. histrionica vergini e accoppiati, di femmine con copula interrotta e di femmine che hanno ovideposto. Le femmine dell’ospite sono state dissezionate per valutare la presenza di sperma nel bulbo e di secrezioni associate nella dilatazione del dotto della spermateca. T. brochymenae ha discriminato il sesso dell’ospite solo quando questo era accoppiato preferendo quindi femmine accoppiate dell’ospite. Inoltre è stato valutato il comportamento di ricerca del parassitoide in aree contaminate con tarsi e scutelli di ospiti adulti accoppiati. I residui rilasciati dai tarsi delle femmine accoppiate hanno indotto una risposta più forte indicando i tarsi come sorgente cairomonale. Infine sono state valutate le riposte del parassitoide alle aree trattate con estratti di ospiti adulti vergini e accoppiati. Gli estratti da femmine accoppiate hanno stimolato una risposta maggiore ed hanno mostrato differenze quantitative nella composizione degli idrocarburi cuticolari rispetto a quelli dei maschi. Questi dati, confrontati con quelli disponibili per il parassitoide polifago T. basalis, confermano l’ipotesi di lavoro e evidenziano come il grado di specializzazione porti alla definizione di strategie di ricerca più raffinate.
Settore AGR/11 - Entomologia Generale E Applicata
2009
Congresso Nazionale Italiano di Entomologia
Ancona
15-18 giugno 2009
XXII
2009
1
Frati, F., Salerno, G., Conti, E., De Pasquale, C., Peri, E., Colazza, S. (2009). Effetto del grado di coevoluzione e di specializzazione nella capacità di ooparassitoidi ad utilizzare le impronte chimiche dell'ospite. In Proceeding (pp.160-160). Firenze : Accademia Nazionale di Entomologia.
Proceedings (atti dei congressi)
Frati, F; Salerno, G; Conti, E; De Pasquale, C; Peri, E; Colazza, S
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/41044
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