Abstract:
Questo lavoro mira ad evidenziare il passaggio che conduce Wilhelm von Humboldt a trovare nello studio del linguaggio l' espressione completa del suo costante intento antropologico di studio dell' uomo in tutte le sue forme. Lo sviluppo di teorie antropocentriche dello stato negli anni giovanili, i progetti di antropologia comparata e di caratterizzazione storica del diciottesimo secolo uniti all'elaborazione delle sue teorie estetiche segnano i passaggi fondamentali che portano Humboldt a individuare nel linguaggio la migliore e più alta espressione dell'animo umano in tutte le sue sfaccettature. Grande rilevanza viene conferita all'interno del lavoro al concetto di peculiarità individuale, il cui sviluppo è il vero e unico motore del miglioramento teleologico dell'umanità come unione di individui di presente, passato e futuro. La lingua è fondamentale dunque per gli scopi di ricerca che si pone Humboldt, in quanto racchiude i cardini del suo pensiero, che porta avanti sotto forme differenti sin dagli anni giovanili: permette lo sviluppo dell' individualità, poichè è mezzo di creazione dei pensieri e mezzo di espressione individuale; consente la comunicazione interindividuale, che è fondamentale per uscire dai limiti imposti dall'individualità, arricchendo cosi vicendevolmente gli individui; infine unisce la sfera sensibile alla sfera intellettuale e spirituale. Metodologicamente si è scelto di procedere all'analisi cronologica dei testi cardine che anticipano passaggio al linguaggio, soffermandosi cosi sulle motivazioni e sulle costanti che caratterizzano l' impianto antropologico della linguistica humboldtiana alla luce degli scritti precedenti. Infine è d'uopo sottolineare che si è voluta dedicare grande attenzione alla biografia di Humboldt e ai suoi contatti, personali e intellettuali: Schiller, Madame de Stael, Goethe e Kant sono solo alcune delle personalità con le quali Humboldt ha interagito.
