Big Firm, Quarto Capitalismo...e gli amanti di Desdemona

The author starts from the statistics showing a positive dynamics of the value added produced by industrial districts and medium-sized enterprises (Fourth Capitalism) in the face of a declining contribution from large companies. The phases of the decline of big firms are then illustrated, which is attributed to management errors, low risk propensity by controlling shareholders and preference given to finance rather than management improvement through innovation. Today's big companies in the Italian economy are mainly those controlled by the state. Hence the proposal to use them to foster the diffusion of new technologies in district areas that represent the most suitable places to boost the growth of the most useful businesses in the country.

L'Autore prende lo spunto dai dati che mostrano una dinamica positiva del valore aggiunto prodotto dai distretti industriali e dalle medie imprese (Quarto capitalismo) a fronte di un contributo calante delle grandi imprese. Vengono quindi illustrate le fasi del declino delle big firms che viene ricondotto ad errori di gestione, alla bassa propensione al rischio dei gruppi di controllo e alla preferenza data alla finanza rispetto alle operazioni di miglioramento gestionale attraverso innovazioni. Le sole grandi imprese rimaste in evidenza sono quelle controllate dallo Stato. Di qui la proposta di usarle per favorire la diffusione delle nuove tecnologie nelle aree distrettuali che rappresentano i luoghi più adeguati alla crescita delle imprese più utili al paese.