Il saggio analizza le disposizioni penali della Legge Fallimentare, soffermandosi su una serie di questioni che presentano particolare problematicità per l'interprete. La prima parte dell'indagine è dedicata ad alcune questioni di recente emersione nel dibattito dottrinale e giurisprudenziale, frutto di una serie di interventi di riforma che, a partire dal 2005, hanno determinato significative ricadute anche sulla disciplina penale di alcune fattispecie. In particolare, vengono analizzate la nuova formulazione del delitto di ricorso abusivo al credito (art. 218 L.F.) e le conseguenze derivanti dall'introduzione delle ipotesi di "esenzione" dai reati di bancarotta (art. 217bis L.F.). Tali novità normative vengono esaminate dall'autore all'interno di una più ampia valutazione circa le ricadute penalistiche della recente riforma delle procedure concorsuali: vengono prese in considerazione, perciò, le modifiche apportate dal legislatore in tema di revocatoria fallimentare, concordato preventivo, accordi di ristrutturazione del debito e amministrazione controllata, per delineare gli effetti determinati da tali innovazioni sulle fattispecie penali contenute nella Legge Fallimentare. La seconda parte dell'indagine è invece dedicata all'analisi di alcune questioni tradizionalmente riconosciute come problematiche e ancora in attesa di definitiva soluzione: dal sindacato del giudice penale sulla sentenza dichiarativa di fallimento, al contrasto sul ruolo da riconoscere a tale sentenza nelle fattispecie di bancarotta prefallimentare; dal concorso dell'extraneus nei reati fallimentari, al problematico atteggiarsi dei reati di bancarotta all'interno dei gruppi di società, il saggio si diffonde su tutti i profili maggiormente dibattuti in dottrina e giurisprudenza, fornendo per ciascuno di essi una lettura ben precisa, in grado di orientare adeguatamente l'interprete. La ricerca si conclude con una serie di riflessioni in merito alle prospettive di riforma della parte penale della Legge Fallimentare: l'autore sottolinea l'urgenza di un intervento il più possibile organico, che segni un riequilibrio dell'assetto sanzionatorio tra i vari comparti del diritto penale economico e predisponga adeguati presidi penali, ad oggi ancora assenti, a tutela del corretto funzionamento dei nuovi istituti che disciplinano la crisi d'impresa.

D'Alessandro, F., Le disposizioni penali della Legge fallimentare, in Cesare, C. (ed.), Commentario alla Legge fallimentare, vol. IV, Egea, Milano 2010: 13- 98 [http://hdl.handle.net/10807/19081]

Le disposizioni penali della Legge fallimentare

D'Alessandro, Francesco
2010

Abstract

Il saggio analizza le disposizioni penali della Legge Fallimentare, soffermandosi su una serie di questioni che presentano particolare problematicità per l'interprete. La prima parte dell'indagine è dedicata ad alcune questioni di recente emersione nel dibattito dottrinale e giurisprudenziale, frutto di una serie di interventi di riforma che, a partire dal 2005, hanno determinato significative ricadute anche sulla disciplina penale di alcune fattispecie. In particolare, vengono analizzate la nuova formulazione del delitto di ricorso abusivo al credito (art. 218 L.F.) e le conseguenze derivanti dall'introduzione delle ipotesi di "esenzione" dai reati di bancarotta (art. 217bis L.F.). Tali novità normative vengono esaminate dall'autore all'interno di una più ampia valutazione circa le ricadute penalistiche della recente riforma delle procedure concorsuali: vengono prese in considerazione, perciò, le modifiche apportate dal legislatore in tema di revocatoria fallimentare, concordato preventivo, accordi di ristrutturazione del debito e amministrazione controllata, per delineare gli effetti determinati da tali innovazioni sulle fattispecie penali contenute nella Legge Fallimentare. La seconda parte dell'indagine è invece dedicata all'analisi di alcune questioni tradizionalmente riconosciute come problematiche e ancora in attesa di definitiva soluzione: dal sindacato del giudice penale sulla sentenza dichiarativa di fallimento, al contrasto sul ruolo da riconoscere a tale sentenza nelle fattispecie di bancarotta prefallimentare; dal concorso dell'extraneus nei reati fallimentari, al problematico atteggiarsi dei reati di bancarotta all'interno dei gruppi di società, il saggio si diffonde su tutti i profili maggiormente dibattuti in dottrina e giurisprudenza, fornendo per ciascuno di essi una lettura ben precisa, in grado di orientare adeguatamente l'interprete. La ricerca si conclude con una serie di riflessioni in merito alle prospettive di riforma della parte penale della Legge Fallimentare: l'autore sottolinea l'urgenza di un intervento il più possibile organico, che segni un riequilibrio dell'assetto sanzionatorio tra i vari comparti del diritto penale economico e predisponga adeguati presidi penali, ad oggi ancora assenti, a tutela del corretto funzionamento dei nuovi istituti che disciplinano la crisi d'impresa.
2010
Italiano
Commentario alla Legge fallimentare, vol. IV
9788823835184
D'Alessandro, F., Le disposizioni penali della Legge fallimentare, in Cesare, C. (ed.), Commentario alla Legge fallimentare, vol. IV, Egea, Milano 2010: 13- 98 [http://hdl.handle.net/10807/19081]
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