Tesi dell’articolo è che, alla luce del nuovo ecosistema dell’infosfera, le competenze me- diaeducative relative all’Information Literacy sono una dimensione decisiva nel lavoro socioeducativo territoriale e dunque interrogano i gruppi di lavoro nei contesti educativi e formativi in modo trasversale. Si presenta il caso studio “Humans of Rizzo-HoR”, in cui tale prospettiva è alla base dell’intervento di animazione territoriale proposto in una pe- riferia di Novara da enti locali insieme al CREMIT dell’Università Cattolica. Le logiche alla base dell’intervento educativo sono quella dell’onlife e delle cosiddette «tecnologie di comunità» (Rivoltella, 2017a, passim); le metodologie sono lo storytelling, il video making partecipativo e in generale la creazione “dal basso” di narrazioni. Dall’analisi emerge la convergenza tra la sfera della comunicazione e quella dell’azione sociale. Que- sto comporta dei ripensamenti a cui sono chiamati gli operatori dell’educazione nel rap- porto con i media digitali, inserendo nella loro formazione il concetto di media literacy e dei “nuovi alfabeti” per la società post-mediale.

Pasta, S., Rondonotti, M., Competenze mediaeducative e tecnologie di comunità. Nuove direzioni per il lavoro socioeducativo territoriale, <<RIVISTA ITALIANA DI EDUCAZIONE FAMILIARE>>, 2020; (2): 377-398. [doi:10.13128/rief-9557] [http://hdl.handle.net/10807/193695]

Competenze mediaeducative e tecnologie di comunità. Nuove direzioni per il lavoro socioeducativo territoriale

Pasta, Stefano;Rondonotti, Marco
2020

Abstract

Tesi dell’articolo è che, alla luce del nuovo ecosistema dell’infosfera, le competenze me- diaeducative relative all’Information Literacy sono una dimensione decisiva nel lavoro socioeducativo territoriale e dunque interrogano i gruppi di lavoro nei contesti educativi e formativi in modo trasversale. Si presenta il caso studio “Humans of Rizzo-HoR”, in cui tale prospettiva è alla base dell’intervento di animazione territoriale proposto in una pe- riferia di Novara da enti locali insieme al CREMIT dell’Università Cattolica. Le logiche alla base dell’intervento educativo sono quella dell’onlife e delle cosiddette «tecnologie di comunità» (Rivoltella, 2017a, passim); le metodologie sono lo storytelling, il video making partecipativo e in generale la creazione “dal basso” di narrazioni. Dall’analisi emerge la convergenza tra la sfera della comunicazione e quella dell’azione sociale. Que- sto comporta dei ripensamenti a cui sono chiamati gli operatori dell’educazione nel rap- porto con i media digitali, inserendo nella loro formazione il concetto di media literacy e dei “nuovi alfabeti” per la società post-mediale.
2020
Italiano
Pasta, S., Rondonotti, M., Competenze mediaeducative e tecnologie di comunità. Nuove direzioni per il lavoro socioeducativo territoriale, <<RIVISTA ITALIANA DI EDUCAZIONE FAMILIARE>>, 2020; (2): 377-398. [doi:10.13128/rief-9557] [http://hdl.handle.net/10807/193695]
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