La crescita dell’industria 4.0 sta producendo rilevanti cambiamenti nel settore turistico, sempre più interessato dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), dall’introduzione di sistemi avanzati di automazione e di robotica, dall’impiego di dispositivi per il trattamento di elevate quantità di dati, e dalla crescente interazione tra spazio fisico e virtuale. La convergenza di queste trasformazioni autorizza a parlare di “turismo 4.0” (Bilotta et. al. 2020) ovvero di nuove modalità di concepire, progettare e praticare l’esperienza della vacanza, all’interno di un mondo in profonda metamorfosi (Beck 2016). Partendo da questa premessa, il contributo vuole fornire elementi utili a corroborare l’ipotesi che l’avvento del paradigma 4.0 stia segnando l’ingresso in una nuova fase dello sviluppo turistico caratterizzata dall’accelerazione del processo di razionalizzazione (Weber 1922/1978, Ritzer 1996, 2005), inteso, secondo la lezione di Max Weber, come affermazione di un modus operandi tecnico incarnato da procedure e da strumenti pensati per controllare tecnicamente spazi, situazioni, comportamenti e problemi (Jedlowski 2020). Tale processo sarebbe rinvenibile nella forte spinta all'efficientamento del sistema d’offerta per elevare i livelli di comfort, sicurezza e sostenibilità e nel crescente uso di strumenti per il controllo, il calcolo e la previsione dei comportamenti turistici. Per chiarire questi aspetti ci si soffermerà su alcune proposte turistiche emblematiche in tema di automazione (es. Hotel Henn-na, ricettività capsulare), di creazione di esperienze di re-incanto (Ritzer 2020), di spettacolarizzazione simulata (Kozinets et al. 2004), e di estetizzazione degli spazi turistici (Hartmann - Brunk 2019). L’ultima parte del testo si soffermerà, invece, sulla comparsa, accanto ai contesti in precedenza analizzati, e spesso come reazione ad essi (Jamal, Everett 2004), di proposte turistiche de-razionalizzate (Murphy 1994, 1997) promotrici di esperienze di limitazione o di sconnessione dalla dimensione digitale e tecnologica (es. “No-Tech Holiday”, “Digital Detox Tourism”) (Tribe – Mkono 2017; Li 2018; Fan et al. 2019; Egger et al. 2020).

Corradi, V., Metamorfosi del turismo 4.0. Tra razionalizzazione tecnologica e vacanze no-tech, in Giovanni Gregorin, G. G., Riccardo Semerar, R. S., Turismo 4.0. Storia, digitalizzazione, territorio, Vita e Pensiero, Milano 2021: 165-181 [http://hdl.handle.net/10807/194901]

Metamorfosi del turismo 4.0. Tra razionalizzazione tecnologica e vacanze no-tech

Corradi, Valerio
Primo
2021

Abstract

La crescita dell’industria 4.0 sta producendo rilevanti cambiamenti nel settore turistico, sempre più interessato dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), dall’introduzione di sistemi avanzati di automazione e di robotica, dall’impiego di dispositivi per il trattamento di elevate quantità di dati, e dalla crescente interazione tra spazio fisico e virtuale. La convergenza di queste trasformazioni autorizza a parlare di “turismo 4.0” (Bilotta et. al. 2020) ovvero di nuove modalità di concepire, progettare e praticare l’esperienza della vacanza, all’interno di un mondo in profonda metamorfosi (Beck 2016). Partendo da questa premessa, il contributo vuole fornire elementi utili a corroborare l’ipotesi che l’avvento del paradigma 4.0 stia segnando l’ingresso in una nuova fase dello sviluppo turistico caratterizzata dall’accelerazione del processo di razionalizzazione (Weber 1922/1978, Ritzer 1996, 2005), inteso, secondo la lezione di Max Weber, come affermazione di un modus operandi tecnico incarnato da procedure e da strumenti pensati per controllare tecnicamente spazi, situazioni, comportamenti e problemi (Jedlowski 2020). Tale processo sarebbe rinvenibile nella forte spinta all'efficientamento del sistema d’offerta per elevare i livelli di comfort, sicurezza e sostenibilità e nel crescente uso di strumenti per il controllo, il calcolo e la previsione dei comportamenti turistici. Per chiarire questi aspetti ci si soffermerà su alcune proposte turistiche emblematiche in tema di automazione (es. Hotel Henn-na, ricettività capsulare), di creazione di esperienze di re-incanto (Ritzer 2020), di spettacolarizzazione simulata (Kozinets et al. 2004), e di estetizzazione degli spazi turistici (Hartmann - Brunk 2019). L’ultima parte del testo si soffermerà, invece, sulla comparsa, accanto ai contesti in precedenza analizzati, e spesso come reazione ad essi (Jamal, Everett 2004), di proposte turistiche de-razionalizzate (Murphy 1994, 1997) promotrici di esperienze di limitazione o di sconnessione dalla dimensione digitale e tecnologica (es. “No-Tech Holiday”, “Digital Detox Tourism”) (Tribe – Mkono 2017; Li 2018; Fan et al. 2019; Egger et al. 2020).
2021
Italiano
9788834344620
Vita e Pensiero
Corradi, V., Metamorfosi del turismo 4.0. Tra razionalizzazione tecnologica e vacanze no-tech, in Giovanni Gregorin, G. G., Riccardo Semerar, R. S., Turismo 4.0. Storia, digitalizzazione, territorio, Vita e Pensiero, Milano 2021: 165-181 [http://hdl.handle.net/10807/194901]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/194901
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact