Il Reliquiario della Santissima Croce, conservato nel Duomo Vecchio di Brescia, fa parte del tesoro delle Santissime Croci. La preziosa oreficeria, che appare oggi ai nostri occhi come una stauroteca, è il risultato di alcuni restauri e modifiche subite dall’oggetto nel corso del tempo. Infatti quello che in origine doveva essere certamente solo un «tabernaculum», ovvero una custodia realizzata in argento in parte dorato e smaltato dall’orafo Bernardino Dalle Croci fra il 1477 e il 1487 per contenere la preziosa reliquia della Santa Croce, fu riadattato già nel 1516 – dallo stesso artista – a piedistallo, per collocarvi la reliquia non più al suo interno, ma fissata sulla sommità. Solo una terza fase conclusiva comportò la trasformazione definitiva dell’oggetto con l’aggiunta di una preziosa teca in oro, smalti e pietre preziose eseguita tra il 1533 e il 1557 dall’orafo Giovanni Maria Mondella che seppe abilmente e sapientemente fondere le due parti in un insieme elegante e omogeneo. Accanto alla ricca documentazione che ha permesso di ricostruirne la storia, il reliquiario, citato nelle antiche fonti bresciane e anche nella letteratura artistica più recente, ha goduto pure di una discreta fortuna iconografica che ha contribuito a fornire maggiori informazioni sulle sue trasformazioni e sulle possibili aggiunte subite anche in epoche successive.

Barbieri, A., Il Reliquiario della Santissima Croce del tesoro del Duomo Vecchio di Brescia, <<ARTE LOMBARDA>>, 2012; 164-165 (1-2): 25-56 [http://hdl.handle.net/10807/34985]

Il Reliquiario della Santissima Croce del tesoro del Duomo Vecchio di Brescia

Barbieri, Alessandro
2012

Abstract

Il Reliquiario della Santissima Croce, conservato nel Duomo Vecchio di Brescia, fa parte del tesoro delle Santissime Croci. La preziosa oreficeria, che appare oggi ai nostri occhi come una stauroteca, è il risultato di alcuni restauri e modifiche subite dall’oggetto nel corso del tempo. Infatti quello che in origine doveva essere certamente solo un «tabernaculum», ovvero una custodia realizzata in argento in parte dorato e smaltato dall’orafo Bernardino Dalle Croci fra il 1477 e il 1487 per contenere la preziosa reliquia della Santa Croce, fu riadattato già nel 1516 – dallo stesso artista – a piedistallo, per collocarvi la reliquia non più al suo interno, ma fissata sulla sommità. Solo una terza fase conclusiva comportò la trasformazione definitiva dell’oggetto con l’aggiunta di una preziosa teca in oro, smalti e pietre preziose eseguita tra il 1533 e il 1557 dall’orafo Giovanni Maria Mondella che seppe abilmente e sapientemente fondere le due parti in un insieme elegante e omogeneo. Accanto alla ricca documentazione che ha permesso di ricostruirne la storia, il reliquiario, citato nelle antiche fonti bresciane e anche nella letteratura artistica più recente, ha goduto pure di una discreta fortuna iconografica che ha contribuito a fornire maggiori informazioni sulle sue trasformazioni e sulle possibili aggiunte subite anche in epoche successive.
2012
Italiano
Barbieri, A., Il Reliquiario della Santissima Croce del tesoro del Duomo Vecchio di Brescia, <<ARTE LOMBARDA>>, 2012; 164-165 (1-2): 25-56 [http://hdl.handle.net/10807/34985]
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