La legge n. 47/1985 è frutto di una tormentata e criticata integrazione fra due opposte logiche: da un lato quella di sanare e legittimare in via generale gli abusi edilizi che non sarebbe stato possibile eliminare singolarmente e dall’altro quella di reperire, per l’erario, determinate somme che in un certo momento storico, si rilevano necessarie. Comune ad entrambe era la necessità di porre termine all’abusivismo edilizio e dall’altro di porre adeguate premesse, se non per impedire per scoraggiare anche in futuro interventi edilizi abusivi. In questa dimensione si colloca la giurisprudenza costituzionale, analizzata nel contributo, unitamente alle decisioni dei giudici amministrativi ed ordinari. La legge viene ricostruita nel tessuto interpretativo che è stato fatto, collegandola ai condoni edilizi che sono stati previsti successivamente e al carattere di specialità che ha contraddistinto la lettura delle disposizioni. Un particolare attenzione è dedicata alla disciplina degli immobili sottoposti a vincoli.

Caldirola, D., LEGGE 28 FEBBRAIO 1985, N. 47 NORME IN MATERIA DI CONTROLLO DELL'ATTIVITA' EDILIZIA, in Stefano, B., Lorenzo, C., Giulio, V., Carmen, V., CODICE DI EDILIZIA E URBANISTICA, UTET, Torino 2013: 962-1002 [http://hdl.handle.net/10807/56296]

LEGGE 28 FEBBRAIO 1985, N. 47 NORME IN MATERIA DI CONTROLLO DELL'ATTIVITA' EDILIZIA

Caldirola, Debora
2013

Abstract

La legge n. 47/1985 è frutto di una tormentata e criticata integrazione fra due opposte logiche: da un lato quella di sanare e legittimare in via generale gli abusi edilizi che non sarebbe stato possibile eliminare singolarmente e dall’altro quella di reperire, per l’erario, determinate somme che in un certo momento storico, si rilevano necessarie. Comune ad entrambe era la necessità di porre termine all’abusivismo edilizio e dall’altro di porre adeguate premesse, se non per impedire per scoraggiare anche in futuro interventi edilizi abusivi. In questa dimensione si colloca la giurisprudenza costituzionale, analizzata nel contributo, unitamente alle decisioni dei giudici amministrativi ed ordinari. La legge viene ricostruita nel tessuto interpretativo che è stato fatto, collegandola ai condoni edilizi che sono stati previsti successivamente e al carattere di specialità che ha contraddistinto la lettura delle disposizioni. Un particolare attenzione è dedicata alla disciplina degli immobili sottoposti a vincoli.
2013
Italiano
978-88-598-0915-9
Caldirola, D., LEGGE 28 FEBBRAIO 1985, N. 47 NORME IN MATERIA DI CONTROLLO DELL'ATTIVITA' EDILIZIA, in Stefano, B., Lorenzo, C., Giulio, V., Carmen, V., CODICE DI EDILIZIA E URBANISTICA, UTET, Torino 2013: 962-1002 [http://hdl.handle.net/10807/56296]
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