Si può fare ricerca facendo didattica nel settore della protezione e valorizzazione dei beni architettonici, degli insediamenti storici, dei paesaggi culturali? È opinione dei docenti di restauro impegnati nelle scuole di architettura italiane, e in particolare del piccolo ‘campione’ che, da nord a sud, ha dato vita a questa sezione del convegno, che il rapporto tra ricerca e didattica percorra l’intera filiera della formazione, nei corsi di laurea magistrale, con i laboratori di restauro e con le tesi che concludono l’iter formativo1, con i laboratori di diagnostica, e poi nei cantieri-scuola post-laurea, nelle esperienze proposte dalle scuole di specializzazione e nei programmi di dottorato. Come mostrano i contributi qui raccolti, è soprattutto il lavoro sul campo, l’esercizio comune svolto nel diretto contatto con gli edifici e i siti a consentire la costruzione, l’interscambio, la trasmissione delle conoscenze essenziali alla definizione del progetto. Se “la ricerca si propone non soltanto di allargare le conoscenze scientifiche ma di consentire anche le loro applicazioni pratiche e di perfezionare, diffondere e valorizzare le tecnologie”2, le esperienze proposte di seguito chiariscono come i programmi, l’organizzazione, le metodologie che il processo formativo mette in campo, il progressivo aggiornamento dei dispositivi scelti e adattati a casi e condizioni ogni volta diversi, diano luogo ad altrettanti, significativi segmenti di ricerca. Il processo di apprendimento si arricchisce in molti casi dell’interazione di saperi diversi, dell’interlocuzione con i committenti, pubblici e privati, con il tessuto sociale; dello scambio con scuole e culture di altri paesi. Gli studenti sono coinvolti sempre più spesso nelle attività ‘conto terzi’, che possono costituire un’interessante forma di ricerca applicata, aperta e condivisa con le comunità, all’insegna di quella ‘terza missione’ culturale e sociale che è da tempo riconosciuta all’università3; gli allievi misurano in tal modo la complessità delle sfide poste dalla cura e dall’uso del patrimonio costruito, che rappresenta, specialmente in Italia e in Europa, parte essenziale del loro futuro impegno professionale. I contributi di questa sezione presentano molti tratti comuni insieme alle peculiarità relative ai temi sviluppati, che sono stati illustrati anche in occasione di convegni e conferenze nazionali e internazionali, all’insegna della disseminazione e del confronto tra specifici contesti e carattere più generale dei contenuti e dei risultati operativi.

RICerca/REStauro - Ricerca e Didattica

Carolina Di Biase
2017-01-01

Abstract

Si può fare ricerca facendo didattica nel settore della protezione e valorizzazione dei beni architettonici, degli insediamenti storici, dei paesaggi culturali? È opinione dei docenti di restauro impegnati nelle scuole di architettura italiane, e in particolare del piccolo ‘campione’ che, da nord a sud, ha dato vita a questa sezione del convegno, che il rapporto tra ricerca e didattica percorra l’intera filiera della formazione, nei corsi di laurea magistrale, con i laboratori di restauro e con le tesi che concludono l’iter formativo1, con i laboratori di diagnostica, e poi nei cantieri-scuola post-laurea, nelle esperienze proposte dalle scuole di specializzazione e nei programmi di dottorato. Come mostrano i contributi qui raccolti, è soprattutto il lavoro sul campo, l’esercizio comune svolto nel diretto contatto con gli edifici e i siti a consentire la costruzione, l’interscambio, la trasmissione delle conoscenze essenziali alla definizione del progetto. Se “la ricerca si propone non soltanto di allargare le conoscenze scientifiche ma di consentire anche le loro applicazioni pratiche e di perfezionare, diffondere e valorizzare le tecnologie”2, le esperienze proposte di seguito chiariscono come i programmi, l’organizzazione, le metodologie che il processo formativo mette in campo, il progressivo aggiornamento dei dispositivi scelti e adattati a casi e condizioni ogni volta diversi, diano luogo ad altrettanti, significativi segmenti di ricerca. Il processo di apprendimento si arricchisce in molti casi dell’interazione di saperi diversi, dell’interlocuzione con i committenti, pubblici e privati, con il tessuto sociale; dello scambio con scuole e culture di altri paesi. Gli studenti sono coinvolti sempre più spesso nelle attività ‘conto terzi’, che possono costituire un’interessante forma di ricerca applicata, aperta e condivisa con le comunità, all’insegna di quella ‘terza missione’ culturale e sociale che è da tempo riconosciuta all’università3; gli allievi misurano in tal modo la complessità delle sfide poste dalla cura e dall’uso del patrimonio costruito, che rappresenta, specialmente in Italia e in Europa, parte essenziale del loro futuro impegno professionale. I contributi di questa sezione presentano molti tratti comuni insieme alle peculiarità relative ai temi sviluppati, che sono stati illustrati anche in occasione di convegni e conferenze nazionali e internazionali, all’insegna della disseminazione e del confronto tra specifici contesti e carattere più generale dei contenuti e dei risultati operativi.
2017
RICerca/REStauro - Ricerca e Didattica
978-88-7140-764-7
restauro, ricerca & didattica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/1038224
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