1969-1971. Casa Tirindelli a Cremona, opera di Antonia Astori, architetto e cofondatrice della nota società produttrice di arredi Driade, e di Luciano Roncai, architetto e all’epoca futuro professore di Storia dell’Architettura presso il Politecnico di Milano, introduce in una città di modeste dimensioni l’eleganza, il comfort e l’understatment milanese che nascono dall’esempio dei progettisti formati dai Maestri del razionalismo, come Vico Magistretti, Angelo Mangiarotti o Marco Zanuso, insieme a un’idea di domesticità più libera, ma ancora collegata a una dimensione tradizionale dei valori familiari.

Una casa milanese a Cremona

Maria Teresa Feraboli
2021-01-01

Abstract

1969-1971. Casa Tirindelli a Cremona, opera di Antonia Astori, architetto e cofondatrice della nota società produttrice di arredi Driade, e di Luciano Roncai, architetto e all’epoca futuro professore di Storia dell’Architettura presso il Politecnico di Milano, introduce in una città di modeste dimensioni l’eleganza, il comfort e l’understatment milanese che nascono dall’esempio dei progettisti formati dai Maestri del razionalismo, come Vico Magistretti, Angelo Mangiarotti o Marco Zanuso, insieme a un’idea di domesticità più libera, ma ancora collegata a una dimensione tradizionale dei valori familiari.
2021
Antonia Astori, Luciano Roncai, architettura, archivi, Cremona
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