Il contributo si colloca nell’ambito di un volume sulla progettazione del verde negli spazi urbani finalizzato a trattare il tema in modo complessivo e rigoroso, con la messa in campo di conoscenze multiformi in ambito tecnico-scientifico e di una sapiente armonizzazione nell’ambito pratico. Rappresenta il primo capitolo della parte I dedicata ai Metodi e contesti per il progetto del verde, ed è articolato, a sua volta, in quattro parti che trattano: del ruolo del verde nell’attuale concezione degli spazi urbani, della città contemporanea e del piano urbanistico, della componente verde nei piani locali e dei nuovi approcci alla progettazione del verde in relazione agli spazi ed alle trasformazioni urbane. Le aspettative di miglioramento della qualità urbana e della qualità dell’abitare, intrinseche al concetto di disponibilità di verde, si declinano in un procedimento progettuale basato sull’individuazione di un rapporto virtuoso tra spazio/funzione/forma che consenta di verificare ex ante la validità dell’inserimento progettuale nell’insieme o sottoinsieme urbanistico di volta in volta considerato. D’altro canto occorre considerare il rapporto tra progetto e fattibilità, finanzi abilità e oneri di gestione successiva alla realizzazione non solo per garantire una fattiva attuazione bensì per permettere un confronto tra alternative e stabilire un ordine di priorità su più interventi. ‘Sistematicità’ e la ‘integrazione’ divengono elementi fondamentali per una lettura del verde come componente urbana e per rispondere alle nuove esigenze comportamentali del cittadino di oggi, la cui dinamica (quotidiana e con altra scansione temporale) si è dilatata nello spazio reale e delle relazioni, si è moltiplicata ed esige leggibilità, sicurezza ed adattabilità degli spazi. L’attenzione alla classificazione del verde (secondo vari punti di vista: funzionale, effettuale, valoriale,…) è, allora, finalizzata alla individuazione di quegli elementi che sono in grado di rispondere ai bisogni di volta in volta manifesti e che costituiscono elemento fondamentale del progetto. La lettura della città contemporanea e del relativo piano urbanistico viene declinata attraverso l’evidenziarsi delle politiche comunitarie per l’ambiente, l’evoluzione dell’approccio ambientale al piano e le nuove forme di piano che hanno caratterizzato, in Italia, gli anni dal ’90 fino ai primi del nuovo millennio, sottolineando contenuti intorno al tema del ‘verde’ ed il passaggio dallo standard ‘quantitativo’ allo standard ‘qualitativo’. La stagione dell’innovazione comincia a lasciare tracce nelle norme dei Piani regolatori, in quelle degli strumenti attuativi, nei regolamenti edilizi che presentano norme dove gli spazi aperti, il verde e l’arredo urbano devono concorrere alla formazione della qualità urbana come contributo alla qualità della vita dei cittadini sia negli spazi pubblici sia negli spazi privati. Ma il verde non si deve limitare ad essere trattato come elemento di qualità urbana, bensì, collegato alla scala territoriale, nella costruzione di nuovi ecosistemi e nelle espansioni di zone ecologicamente attrezzate, può giocare un ruolo attrattivo in termini economici. Il caso del modello greenway ne è una testimonianza.

La componente verde nella pianificazione urbanistica

POLETTI, ANGELA
2004-01-01

Abstract

Il contributo si colloca nell’ambito di un volume sulla progettazione del verde negli spazi urbani finalizzato a trattare il tema in modo complessivo e rigoroso, con la messa in campo di conoscenze multiformi in ambito tecnico-scientifico e di una sapiente armonizzazione nell’ambito pratico. Rappresenta il primo capitolo della parte I dedicata ai Metodi e contesti per il progetto del verde, ed è articolato, a sua volta, in quattro parti che trattano: del ruolo del verde nell’attuale concezione degli spazi urbani, della città contemporanea e del piano urbanistico, della componente verde nei piani locali e dei nuovi approcci alla progettazione del verde in relazione agli spazi ed alle trasformazioni urbane. Le aspettative di miglioramento della qualità urbana e della qualità dell’abitare, intrinseche al concetto di disponibilità di verde, si declinano in un procedimento progettuale basato sull’individuazione di un rapporto virtuoso tra spazio/funzione/forma che consenta di verificare ex ante la validità dell’inserimento progettuale nell’insieme o sottoinsieme urbanistico di volta in volta considerato. D’altro canto occorre considerare il rapporto tra progetto e fattibilità, finanzi abilità e oneri di gestione successiva alla realizzazione non solo per garantire una fattiva attuazione bensì per permettere un confronto tra alternative e stabilire un ordine di priorità su più interventi. ‘Sistematicità’ e la ‘integrazione’ divengono elementi fondamentali per una lettura del verde come componente urbana e per rispondere alle nuove esigenze comportamentali del cittadino di oggi, la cui dinamica (quotidiana e con altra scansione temporale) si è dilatata nello spazio reale e delle relazioni, si è moltiplicata ed esige leggibilità, sicurezza ed adattabilità degli spazi. L’attenzione alla classificazione del verde (secondo vari punti di vista: funzionale, effettuale, valoriale,…) è, allora, finalizzata alla individuazione di quegli elementi che sono in grado di rispondere ai bisogni di volta in volta manifesti e che costituiscono elemento fondamentale del progetto. La lettura della città contemporanea e del relativo piano urbanistico viene declinata attraverso l’evidenziarsi delle politiche comunitarie per l’ambiente, l’evoluzione dell’approccio ambientale al piano e le nuove forme di piano che hanno caratterizzato, in Italia, gli anni dal ’90 fino ai primi del nuovo millennio, sottolineando contenuti intorno al tema del ‘verde’ ed il passaggio dallo standard ‘quantitativo’ allo standard ‘qualitativo’. La stagione dell’innovazione comincia a lasciare tracce nelle norme dei Piani regolatori, in quelle degli strumenti attuativi, nei regolamenti edilizi che presentano norme dove gli spazi aperti, il verde e l’arredo urbano devono concorrere alla formazione della qualità urbana come contributo alla qualità della vita dei cittadini sia negli spazi pubblici sia negli spazi privati. Ma il verde non si deve limitare ad essere trattato come elemento di qualità urbana, bensì, collegato alla scala territoriale, nella costruzione di nuovi ecosistemi e nelle espansioni di zone ecologicamente attrezzate, può giocare un ruolo attrattivo in termini economici. Il caso del modello greenway ne è una testimonianza.
2004
La progettazione del verde negli spazi urbani
9788850649907
spazi verdi; piano urbano; trasformazione
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
progettazione verde.pdf

Accesso riservato

: Post-Print (DRAFT o Author’s Accepted Manuscript-AAM)
Dimensione 4.47 MB
Formato Adobe PDF
4.47 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/272431
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact