DALLA IV DI COPERTINA. Capita, talvolta, di percepire sensazioni multiple o, meglio, contemporanee, come per esempio un suono o un gusto che ha una valenza di colore, un azzurro alla voce di un flauto, uno scarlatto con un sapore aspro, quasi che i nostri sensi non siano solo cinque, ma esista anche una capacità di percezione sensoriale simultanea, quella che viene definita sinestesia. Questa realtà, indagata sin dai tempi antichi, viene esplorata dall'autrice in una prospettiva progettuale, partendo dal fatto che il nostro rapporto con gli oggetti d'uso quotidiano sottende il coinvolgimento dei sensi nella loro singola specificità, ma ancor più esalta i naturali meccanismi d'interdipendenza presenti fra i sistemi sensoriali dell'uomo. Gli artefatti, gli ambienti, sono da intendere non solo come forme che assolvono a determinate funzioni, ma anche - e primariamente - come fattori che provocano un aggregato di percezioni. Il libro è idealmente distinto in due parti: la prima è rivolta all'analisi dell'interiorità delle sensazioni e delle loro modalità d'interagire in presenza di percezioni simultanee, con il coinvolgimento di saperi presi a prestito dalla filosofia, dalla medicina, in particolare dalla neurologia, e dalla psicologia della percezione; la seconda è rivolta all'esame dell'esteriorità dei dati sensibili - suoni, colori, forme, animazioni - e dei loro modi di essere rappresentati, con esemplificazioni di pratiche sinestesiche tratte dalla letteratura, dalle arti visive e musicali, dalla storia degli oggetti e dai prodotti della multimedialità. Se il lavoro dei progettisti si deve confrontare, e sempre più intensamente, con la manipolazione di dati sensoriali (visivi, ma anche tattili, propriocettivi, vestibolari e uditivi), Sinestesie per il design risponde all'istanza di una guida nella caotica presenza di stimoli di questa nostra epoca multimediale.

Sinestesie per il design. Le interazioni sensoriali nell'epoca dei multimedia

RICCO', DINA
1999-01-01

Abstract

DALLA IV DI COPERTINA. Capita, talvolta, di percepire sensazioni multiple o, meglio, contemporanee, come per esempio un suono o un gusto che ha una valenza di colore, un azzurro alla voce di un flauto, uno scarlatto con un sapore aspro, quasi che i nostri sensi non siano solo cinque, ma esista anche una capacità di percezione sensoriale simultanea, quella che viene definita sinestesia. Questa realtà, indagata sin dai tempi antichi, viene esplorata dall'autrice in una prospettiva progettuale, partendo dal fatto che il nostro rapporto con gli oggetti d'uso quotidiano sottende il coinvolgimento dei sensi nella loro singola specificità, ma ancor più esalta i naturali meccanismi d'interdipendenza presenti fra i sistemi sensoriali dell'uomo. Gli artefatti, gli ambienti, sono da intendere non solo come forme che assolvono a determinate funzioni, ma anche - e primariamente - come fattori che provocano un aggregato di percezioni. Il libro è idealmente distinto in due parti: la prima è rivolta all'analisi dell'interiorità delle sensazioni e delle loro modalità d'interagire in presenza di percezioni simultanee, con il coinvolgimento di saperi presi a prestito dalla filosofia, dalla medicina, in particolare dalla neurologia, e dalla psicologia della percezione; la seconda è rivolta all'esame dell'esteriorità dei dati sensibili - suoni, colori, forme, animazioni - e dei loro modi di essere rappresentati, con esemplificazioni di pratiche sinestesiche tratte dalla letteratura, dalle arti visive e musicali, dalla storia degli oggetti e dai prodotti della multimedialità. Se il lavoro dei progettisti si deve confrontare, e sempre più intensamente, con la manipolazione di dati sensoriali (visivi, ma anche tattili, propriocettivi, vestibolari e uditivi), Sinestesie per il design risponde all'istanza di una guida nella caotica presenza di stimoli di questa nostra epoca multimediale.
1999
Etas
9788845309410
Sinestesia; sensorialità; design
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/506019
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