Il saggio propone due basiche ipotesi attraverso una lettura diacronica degli scritti di Benveniste contenuti sia nei due volumi dei Problèmes de linguistique générale, sia nelle note manoscritte del “Fond Benveniste”: 1) la prima ipotesi è che i due temi – quello della soggettività e quello dell’enunciazione – che non si identificano, pur avendo tra di loro vari elementi di legame, si sviluppano (soprattutto il primo) o prendono la loro centralità (soprattutto il secondo) a partire da due intuizioni apparentemente di dettaglio, derivanti la prima da un confronto tra il metalinguaggio della grammatica occidentale e quello della grammatica araba, la seconda da una osservazione relativa ad una ridondanza nel sistema della coniugazione verbale francese. 2) la seconda ipotesi concerne il fatto che negli scritti di Benveniste, in maniera implicita, emerge una duplice concezione dell’enunciazione, e non una teoria unitaria, come spesso è stata presentata dagli interpreti. Da una parte c’è una “concezione forte” o “particolarizzante” che prevede l’identificazione dell’enunciazione specificamente con il “discorso”, quest’ultimo connesso alla struttura del dialogo e legato alla necessaria presenza di due figure che sono alternativamente protagoniste in uno scambio verbale. Dall’altra parte c’è una “concezione debole”, o “generalizzante“, secondo cui l’enunciazione è vista come un meccanismo generale di semantizzazione, che investe l’intera lingua, e non soltanto un apparato formale, e permette così di avere al proprio interno sia una enunciazione discorsiva, sia una enunciazione storica, ciascuna con il proprio apparato. Quest’ultima concezione si avvicina ad una nozione di enunciazione come produzione (inclusa la produzione artistica) e pertanto può essere ritrovata anche in sistemi diversi da quello verbale.

Manetti, G. (2013). Fino a che punto soggettività ed enunciazione sono nozioni interconnesse e inscindibili? Le due concezioni di enunciazione. In Semiotica delle soggettività. Per Omar / Semiotics of Subjectivity (pp. 105-132). Roma : ARACNE.

Fino a che punto soggettività ed enunciazione sono nozioni interconnesse e inscindibili? Le due concezioni di enunciazione

MANETTI, GIOVANNI
2013-01-01

Abstract

Il saggio propone due basiche ipotesi attraverso una lettura diacronica degli scritti di Benveniste contenuti sia nei due volumi dei Problèmes de linguistique générale, sia nelle note manoscritte del “Fond Benveniste”: 1) la prima ipotesi è che i due temi – quello della soggettività e quello dell’enunciazione – che non si identificano, pur avendo tra di loro vari elementi di legame, si sviluppano (soprattutto il primo) o prendono la loro centralità (soprattutto il secondo) a partire da due intuizioni apparentemente di dettaglio, derivanti la prima da un confronto tra il metalinguaggio della grammatica occidentale e quello della grammatica araba, la seconda da una osservazione relativa ad una ridondanza nel sistema della coniugazione verbale francese. 2) la seconda ipotesi concerne il fatto che negli scritti di Benveniste, in maniera implicita, emerge una duplice concezione dell’enunciazione, e non una teoria unitaria, come spesso è stata presentata dagli interpreti. Da una parte c’è una “concezione forte” o “particolarizzante” che prevede l’identificazione dell’enunciazione specificamente con il “discorso”, quest’ultimo connesso alla struttura del dialogo e legato alla necessaria presenza di due figure che sono alternativamente protagoniste in uno scambio verbale. Dall’altra parte c’è una “concezione debole”, o “generalizzante“, secondo cui l’enunciazione è vista come un meccanismo generale di semantizzazione, che investe l’intera lingua, e non soltanto un apparato formale, e permette così di avere al proprio interno sia una enunciazione discorsiva, sia una enunciazione storica, ciascuna con il proprio apparato. Quest’ultima concezione si avvicina ad una nozione di enunciazione come produzione (inclusa la produzione artistica) e pertanto può essere ritrovata anche in sistemi diversi da quello verbale.
2013
9788854863293
Manetti, G. (2013). Fino a che punto soggettività ed enunciazione sono nozioni interconnesse e inscindibili? Le due concezioni di enunciazione. In Semiotica delle soggettività. Per Omar / Semiotics of Subjectivity (pp. 105-132). Roma : ARACNE.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/44823