Il saggio documenta l’attività del governo alleato per la protezione del patrimonio storico-artistico europeo durante il secondo conflitto bellico, con particolare riferimento alla Germania. In particolare, dallo studio della documentazione conservata presso gli archivi americani, s’indaga l’impegno di alcune associazioni non militari, di cui facevano parte alcuni fra gli studiosi più apprezzati dell’epoca, riunitesi con lo scopo di fornire alle autorità militari sul campo, sotto forma d’inventari, una documentazione puntuale sul patrimonio storico-artistico d’Europa che contenesse anche una sorta di gerarchia dei valori. In Germania, nonostante l’impegno profuso per la loro elaborazione, questi strumenti si rivelarono del tutto inefficaci di fronte alla devastante strategia del bombardamento a tappeto. Le task force appositamente istruite per far fronte, nei territori di guerra, alla tutela del patrimonio artistico, architettonico e archivistivo – gli ufficiali dei monumenti – poterono valersi degli strumenti per accertare la distruzione dei monumenti schedati, censire l’entità dei danni provocati e, solo in alcuni casi, predisporre i provvedimenti d’urgenza. In the essay, the initiatives of Allied government for protection of European historic buildings during the Second World War are analyzed, with particular regard to Germany. Thanks to the analysis of documentation stored in American archives, the author reveals the efforts of some non-military associations, which counted some of the most famous scholars all over the world. The aim of these associations was to provide a precise documentation – a sort of inventory – of historic and artistic European heritage, classified in order of importance, to military authorities who where in the battlefield. In Germany, in spite of the care in working them out, the inventory was practically useless, because of the destructive strategy of area bombing. The military task forces, who were expressly trained to deal with protection of artistic, architectonic and bibliographical heritage in war heritage– the so-called Advisors of monuments – could use inventories only to certify the destruction of those monuments which had been recorded in the lists, and to verify the amount of war damage. They rarely made provision for urgent repairs to damaged heritage.

La protezione dei monumenti in Germania durante la seconda guerra mondiale: una prospettiva americana

COCCOLI, Carlotta
2011-01-01

Abstract

Il saggio documenta l’attività del governo alleato per la protezione del patrimonio storico-artistico europeo durante il secondo conflitto bellico, con particolare riferimento alla Germania. In particolare, dallo studio della documentazione conservata presso gli archivi americani, s’indaga l’impegno di alcune associazioni non militari, di cui facevano parte alcuni fra gli studiosi più apprezzati dell’epoca, riunitesi con lo scopo di fornire alle autorità militari sul campo, sotto forma d’inventari, una documentazione puntuale sul patrimonio storico-artistico d’Europa che contenesse anche una sorta di gerarchia dei valori. In Germania, nonostante l’impegno profuso per la loro elaborazione, questi strumenti si rivelarono del tutto inefficaci di fronte alla devastante strategia del bombardamento a tappeto. Le task force appositamente istruite per far fronte, nei territori di guerra, alla tutela del patrimonio artistico, architettonico e archivistivo – gli ufficiali dei monumenti – poterono valersi degli strumenti per accertare la distruzione dei monumenti schedati, censire l’entità dei danni provocati e, solo in alcuni casi, predisporre i provvedimenti d’urgenza. In the essay, the initiatives of Allied government for protection of European historic buildings during the Second World War are analyzed, with particular regard to Germany. Thanks to the analysis of documentation stored in American archives, the author reveals the efforts of some non-military associations, which counted some of the most famous scholars all over the world. The aim of these associations was to provide a precise documentation – a sort of inventory – of historic and artistic European heritage, classified in order of importance, to military authorities who where in the battlefield. In Germany, in spite of the care in working them out, the inventory was practically useless, because of the destructive strategy of area bombing. The military task forces, who were expressly trained to deal with protection of artistic, architectonic and bibliographical heritage in war heritage– the so-called Advisors of monuments – could use inventories only to certify the destruction of those monuments which had been recorded in the lists, and to verify the amount of war damage. They rarely made provision for urgent repairs to damaged heritage.
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