Il saggio si prefigge di analizzare le tecniche di applicazione del dialogo giudiziale in seno all'Unione Europea principalmente in direzione verticale, vale a dire fra i giudici nazionali e la Corte di Giustizia dell'Uniine Europea. Dall'analisi di alcune recenti decisione della Corte di Giustizia e dalle previe e susseguenti applicazioni delle corti nazionali, si evince che tale dialogo tende a flessibilizzare determinati principi alla base dei rapporti fra ordinamento statale e il sistema giuridico dell'Unione Europea. I criteri fondanti dell'efficacia diretta, della primauté comunitaria e della responsabilità dello Stato si interpretano progressivamente in una chiave interfacciale, ove l'impulso proveniente da Lussemburgo si coniuga con il rispetto, ove possibile, delle legislazioni nazionali. Da questo punto di vista si dischiude uno spiraglio ermenutico per una progressiva attuazione del diritto europeo, non più intesa nei termini escludenti dell'aut-aut, bensì nell'ottica di una proficua collaborazione sistemica e giudiziale.

La nueva gramática del constitucionalismo europeo

LAZARI, Antonio
2009-01-01

Abstract

Il saggio si prefigge di analizzare le tecniche di applicazione del dialogo giudiziale in seno all'Unione Europea principalmente in direzione verticale, vale a dire fra i giudici nazionali e la Corte di Giustizia dell'Uniine Europea. Dall'analisi di alcune recenti decisione della Corte di Giustizia e dalle previe e susseguenti applicazioni delle corti nazionali, si evince che tale dialogo tende a flessibilizzare determinati principi alla base dei rapporti fra ordinamento statale e il sistema giuridico dell'Unione Europea. I criteri fondanti dell'efficacia diretta, della primauté comunitaria e della responsabilità dello Stato si interpretano progressivamente in una chiave interfacciale, ove l'impulso proveniente da Lussemburgo si coniuga con il rispetto, ove possibile, delle legislazioni nazionali. Da questo punto di vista si dischiude uno spiraglio ermenutico per una progressiva attuazione del diritto europeo, non più intesa nei termini escludenti dell'aut-aut, bensì nell'ottica di una proficua collaborazione sistemica e giudiziale.
2009
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