Il saggio parte dall'esigenza di elaborare una forma di naturalismo non riduttivo, capace di superare la tradizionale scissione fra scienze della natura e scienze dello spirito riconoscendo, nello stesso tempo, la particolare complessità delle facoltà specie-specifiche dell'uomo. In questo quadro la prassi rituale, e in particolare il rito religioso, è presentata come un banco di prova decisivo per misurare il rapporto fra natura e condizione umana. I tratti basilari della forma-rituale vengono interpretati in relazione all'esigenza, specificamente umana, di costruire la normalità, ovvero il tessuto di aspettative condivise che fa da sfondo a ogni possibile norma. Si sottolinea in particolare il modo in cui, nel rito, questa funzione è assolta attraverso l'intreccio fra le due facoltà specie-specifiche dell'uomo: il linguaggio e la prassi.
Natura umana e costruzione del mondo nel rituale
DE CAROLIS DI PROSSEDI, Massimo
2006-01-01
Abstract
Il saggio parte dall'esigenza di elaborare una forma di naturalismo non riduttivo, capace di superare la tradizionale scissione fra scienze della natura e scienze dello spirito riconoscendo, nello stesso tempo, la particolare complessità delle facoltà specie-specifiche dell'uomo. In questo quadro la prassi rituale, e in particolare il rito religioso, è presentata come un banco di prova decisivo per misurare il rapporto fra natura e condizione umana. I tratti basilari della forma-rituale vengono interpretati in relazione all'esigenza, specificamente umana, di costruire la normalità, ovvero il tessuto di aspettative condivise che fa da sfondo a ogni possibile norma. Si sottolinea in particolare il modo in cui, nel rito, questa funzione è assolta attraverso l'intreccio fra le due facoltà specie-specifiche dell'uomo: il linguaggio e la prassi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.