Attraverso l’esame di brani tratti da tre orazioni ciceroniane, la Pro Cluentio, la ProSestio (integrata dalla lettura dell’In Vatinium) e la Pro Milone, si intende delineare il rapporto intercorrente tra la retorica greca e romana e il diritto criminale romano. In effetti, proprio i discorsi pronunciati da Cicerone permettono di evidenziare come la struttura delle orazioni – ancorata alle rigide regole della retorica – si riflettesse sul piano del diritto sostanziale e fosse lo strumento attraverso cui si procedeva all’attività di interpretazione delle leges iudiciorum publicorum, alla luce della dottrina degli status legales.

Tra retorica e diritto. Alcuni esempi di interpretazione delle leges iudiciorum publicorum nelle orazioni di Cicerone

SCOGNAMIGLIO, MARGHERITA
2009-01-01

Abstract

Attraverso l’esame di brani tratti da tre orazioni ciceroniane, la Pro Cluentio, la ProSestio (integrata dalla lettura dell’In Vatinium) e la Pro Milone, si intende delineare il rapporto intercorrente tra la retorica greca e romana e il diritto criminale romano. In effetti, proprio i discorsi pronunciati da Cicerone permettono di evidenziare come la struttura delle orazioni – ancorata alle rigide regole della retorica – si riflettesse sul piano del diritto sostanziale e fosse lo strumento attraverso cui si procedeva all’attività di interpretazione delle leges iudiciorum publicorum, alla luce della dottrina degli status legales.
2009
9788861980310
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