Definire gli indirizzi di sviluppo (economico, sociale e ambientale) di un territorio integrato e renderne le dinamiche insediative più coerenti con i principi della sostenibilità, attraverso modelli di governance rispettosa delle identità locali, costituiscono gli obiettivi della pianificazione strategica su cui le amministrazioni pubbliche italiane hanno posto grande attenzione negli ultimi anni. L’idea di fondo è che a livello locale occorre svolgere un ruolo di regia nel leggere il proprio territorio, selezionare le priorità di intervento e guidare, intorno a queste ultime, le risorse pubbliche e private, così da garantire la costruzione di una visione condivisa del territorio e individuare un percorso che tenga conto dell’interesse generale della comunità di riferimento. Il laborioso impegno delle Regioni nella redazione di piani territoriali regionali con metodi assai diversi se, da un lato, dà il segno della svolta e testimonia una spiccata volontà di governo del territorio, dall’altro, ha generato una variegata esperienza di piani, basati su divergenti processi di coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati e controversi quadri territoriali. L’obiettivo del contributo, che rappresenta la sintesi di una parte dei risultati di un’ampia ricerca scientifica volta a definire modelli di valutazione della sostenibilità dei piani territoriali - è di svolgere alcune considerazioni di sintesi sul carattere «strategico» del Piano Territoriale Regionale (PTR) della Campania. In particolare, dopo aver presentato l’iter che ha condotto all’adozione del PTR, sono stati analizzati i punti di rottura rispetto alla politica regionale del territorio del passato ed esaminato la nuova visione di sviluppo regionale alla luce dei principi della pianificazione strategica.
Il Piano Territoriale Regionale della Campania tra continuità e cambiamento
MAGLIO, Monica
2010
Abstract
Definire gli indirizzi di sviluppo (economico, sociale e ambientale) di un territorio integrato e renderne le dinamiche insediative più coerenti con i principi della sostenibilità, attraverso modelli di governance rispettosa delle identità locali, costituiscono gli obiettivi della pianificazione strategica su cui le amministrazioni pubbliche italiane hanno posto grande attenzione negli ultimi anni. L’idea di fondo è che a livello locale occorre svolgere un ruolo di regia nel leggere il proprio territorio, selezionare le priorità di intervento e guidare, intorno a queste ultime, le risorse pubbliche e private, così da garantire la costruzione di una visione condivisa del territorio e individuare un percorso che tenga conto dell’interesse generale della comunità di riferimento. Il laborioso impegno delle Regioni nella redazione di piani territoriali regionali con metodi assai diversi se, da un lato, dà il segno della svolta e testimonia una spiccata volontà di governo del territorio, dall’altro, ha generato una variegata esperienza di piani, basati su divergenti processi di coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati e controversi quadri territoriali. L’obiettivo del contributo, che rappresenta la sintesi di una parte dei risultati di un’ampia ricerca scientifica volta a definire modelli di valutazione della sostenibilità dei piani territoriali - è di svolgere alcune considerazioni di sintesi sul carattere «strategico» del Piano Territoriale Regionale (PTR) della Campania. In particolare, dopo aver presentato l’iter che ha condotto all’adozione del PTR, sono stati analizzati i punti di rottura rispetto alla politica regionale del territorio del passato ed esaminato la nuova visione di sviluppo regionale alla luce dei principi della pianificazione strategica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.