La applicazione del risarcimento del danno ex art. 2043 c.c. alla violazione di interesse legittimo omologato alla violazione di diritti soggettivi porta ad una rivisitazione della classica distinzione di queste due figure che non costituiscono più qualcosa di altro ma qualcosa di diverso. La ripercussione sistematica di una tale acquisizione appare evidente dal momento che porta ad una rivisitazione dei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione che, in una relazione di parità e non più di subordinazione del primo alla seconda, indica le necessità per una deeticizzazione dell'oggetto della tutela in campo più strettamente penalistico per una rivisitazione dello statuto della pubblica amministrazione al cospetto della applicazione della sanzione più grave.
Risarcimento del danno per violazione di interesse legittimo: un segno di continuità con la disciplina giuspenalistica relativa alla pubblica amministrazione
SESSA, Antonino
1999-01-01
Abstract
La applicazione del risarcimento del danno ex art. 2043 c.c. alla violazione di interesse legittimo omologato alla violazione di diritti soggettivi porta ad una rivisitazione della classica distinzione di queste due figure che non costituiscono più qualcosa di altro ma qualcosa di diverso. La ripercussione sistematica di una tale acquisizione appare evidente dal momento che porta ad una rivisitazione dei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione che, in una relazione di parità e non più di subordinazione del primo alla seconda, indica le necessità per una deeticizzazione dell'oggetto della tutela in campo più strettamente penalistico per una rivisitazione dello statuto della pubblica amministrazione al cospetto della applicazione della sanzione più grave.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.