Il contributo ricostruisce nel suo complesso l'attività teatrale di Eduardo Scarpetta mirando a evidenziarne l'originalità nel panorama della tradizione teatrale partenopea fra Otto e Novecento. Muovendo dalla formazione del giovane attore presso le maggiori compagnie dialettali napoletane, il saggio pone in luce la vivace invenzione scarpettiana del tipo comico di Felice Sciosciammocca, portato al successo durante la collaborazione con Antonio Petito, il più importante interprete della maschera di Pulcinella. Negli anni Ottanta del XIX secolo, la fama di Scarpetta si polarizzò attorno al Teatro San Carlino, restaurato appositamente dall'attore che ne era frattanto diventato anche impresario. Fu inoltre capocomico di varie compagnie la cui fama valicò i confini regionali conquistando il consenso dei maggiori teatri italiani. L'arte dell'attore interagì e si completò con quella dell'autore che ebbe all'attivo circa 140 opere di cui molte originali e molte altre ridotte dal francese in dialetto napoletano, ma con tale vivacità di adattamento da apparire a tutti gli effetti drammaturgie di ispirazione autonoma. Il saggio accenna infine alla complessa vita familiare di Eduardo Scarpetta che non fu figlio d'arte, ma capostipite di alcune delle più importanti famiglie teatrali napoletane del novecento come gli Scarpetta e i De Filippo.
Eduardo Scarpetta
Innamorati Isabella
2012-01-01
Abstract
Il contributo ricostruisce nel suo complesso l'attività teatrale di Eduardo Scarpetta mirando a evidenziarne l'originalità nel panorama della tradizione teatrale partenopea fra Otto e Novecento. Muovendo dalla formazione del giovane attore presso le maggiori compagnie dialettali napoletane, il saggio pone in luce la vivace invenzione scarpettiana del tipo comico di Felice Sciosciammocca, portato al successo durante la collaborazione con Antonio Petito, il più importante interprete della maschera di Pulcinella. Negli anni Ottanta del XIX secolo, la fama di Scarpetta si polarizzò attorno al Teatro San Carlino, restaurato appositamente dall'attore che ne era frattanto diventato anche impresario. Fu inoltre capocomico di varie compagnie la cui fama valicò i confini regionali conquistando il consenso dei maggiori teatri italiani. L'arte dell'attore interagì e si completò con quella dell'autore che ebbe all'attivo circa 140 opere di cui molte originali e molte altre ridotte dal francese in dialetto napoletano, ma con tale vivacità di adattamento da apparire a tutti gli effetti drammaturgie di ispirazione autonoma. Il saggio accenna infine alla complessa vita familiare di Eduardo Scarpetta che non fu figlio d'arte, ma capostipite di alcune delle più importanti famiglie teatrali napoletane del novecento come gli Scarpetta e i De Filippo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.