Quid iuris se viene negata al malato terminale la possibilità di sfuggire al dolore di una fine ormai imminente? La «incompiuta» l. n. 219/2017 autorizza il medico, in presenza di «sofferenze refrattarie ai trattamenti sanitari», a ricorrere alla sedazione palliativa profonda, aprendo all’interrogativo su quali prospettive si schiudano al paziente che non sia o non sia stato nella condizione di esprimersi in merito e del quale vada, nondimeno, tutelata la dignità. La drammaticità della situazione riaccende, così, l’attenzione sul difficile equilibrio tra l’autodeterminazione sanitaria del soggetto e l’autonomia decisionale e professionale del medico al quale il primo si sia affidato.

Ai confini della vita: il diritto di non soffrire e la responsabilità del medico

Gelsomina Salito
2024-01-01

Abstract

Quid iuris se viene negata al malato terminale la possibilità di sfuggire al dolore di una fine ormai imminente? La «incompiuta» l. n. 219/2017 autorizza il medico, in presenza di «sofferenze refrattarie ai trattamenti sanitari», a ricorrere alla sedazione palliativa profonda, aprendo all’interrogativo su quali prospettive si schiudano al paziente che non sia o non sia stato nella condizione di esprimersi in merito e del quale vada, nondimeno, tutelata la dignità. La drammaticità della situazione riaccende, così, l’attenzione sul difficile equilibrio tra l’autodeterminazione sanitaria del soggetto e l’autonomia decisionale e professionale del medico al quale il primo si sia affidato.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4897455
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact