Il contributo si prefigge lo scopo di esaminare, mediante strumenti di analisi linguistica e antropologica, la dimensione simbolica della lingua presso la comunità resiana. Sulla questione intorno alla percezione di sé e dell'altro, che si evince dalla relazione tra la varietà locale e lo sloveno standard, manifestatasi in seguito alle recenti scelte di pianificazione linguisitica introdotte a Resia, si concentra l'interesse della ricerca presentata in questo articolo. Inoltre, nel tentativo di verificare se e in quale misura lo sloveno standard abbia esercitato un'influenza sugli usi linguistici dei resiani, è stata effettuata un'analisi dei documenti scritti prodotti dalla comunità resiana dagli esordi, alla fine del Settecento, fino ad oggi. Ne è emerso che i resiani hanno utilizzato un sistema grafico ispirandosi, nel caso di determinati fonemi, agli usi scritti sia delle lingue slave, in particolare lo sloveno, che delle lingue romanze di interazione, ossia l'italiano e il friulano. Ciò vale fino agli anni Novanta del Novecento, epoca in cui sono state introdotte nuove norme grafiche per il resiano. L'esito di una tale politica linguistica sarebbe da interpretare anche come conseguenza di una maggiore interazione degli ultimi decenni con il monto esterno, compreso quello accademico.

Il resiano di fronte allo sloveno standard

DAPIT, Roberto
2005-01-01

Abstract

Il contributo si prefigge lo scopo di esaminare, mediante strumenti di analisi linguistica e antropologica, la dimensione simbolica della lingua presso la comunità resiana. Sulla questione intorno alla percezione di sé e dell'altro, che si evince dalla relazione tra la varietà locale e lo sloveno standard, manifestatasi in seguito alle recenti scelte di pianificazione linguisitica introdotte a Resia, si concentra l'interesse della ricerca presentata in questo articolo. Inoltre, nel tentativo di verificare se e in quale misura lo sloveno standard abbia esercitato un'influenza sugli usi linguistici dei resiani, è stata effettuata un'analisi dei documenti scritti prodotti dalla comunità resiana dagli esordi, alla fine del Settecento, fino ad oggi. Ne è emerso che i resiani hanno utilizzato un sistema grafico ispirandosi, nel caso di determinati fonemi, agli usi scritti sia delle lingue slave, in particolare lo sloveno, che delle lingue romanze di interazione, ossia l'italiano e il friulano. Ciò vale fino agli anni Novanta del Novecento, epoca in cui sono state introdotte nuove norme grafiche per il resiano. L'esito di una tale politica linguistica sarebbe da interpretare anche come conseguenza di una maggiore interazione degli ultimi decenni con il monto esterno, compreso quello accademico.
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