OBIETTIVI: Il virus del papilloma umano (HPV) causa l’infezione a trasmissione sessuale più diffusa nel mondo. Generalmente asintomatica e superata spontaneamente nel giro di pochi mesi, se diviene persistente può causare lesioni precancerose e neoplasie cervicali, associate ai genotipi ad alto rischio. La maggior parte delle donne sessualmente attive contrae il virus ma solo poche sviluppano una risposta immunitaria sufficiente ad evitare una futura reinfezione. Sono di recente disponibilità vaccini (bivalente e tetravalente), offerti gratuitamente alle dodicenni, in grado di conferire valida protezione tramite anticorpi neutralizzanti ad elevato titolo e di lunga durata, se somministrati prima dell’eventuale contagio. Tuttavia non è ancora stato definito un livello di risposta immunitaria che possa essere considerato protettivo. Lo studio si pone l’obiettivo di valutare la presenza di anticorpi antiHPV, sia derivanti dall’infezione naturale che dalla vaccinazione, nella popolazione giovanile ed adulta. METODI: Sono stati complessivamente raccolti, dalle eccedenze rimanenti al termine delle procedure analitiche eseguite presso il Laboratorio Analisi dell’Ospedale S. Anna di Ferrara, 800 campioni di siero resi anonimi. La sieroteca risulta essere costituita da 275 campioni di individui di età compresa tra 0 e 11 anni, di cui 111 maschi e 164 femmine. La quota restante appartiene a soggetti di sesso femminile di età 12-26 anni: 256 ragazze di 12-18 anni; 269 giovani donne dai 19 ai 26 anni. La ricerca di anticorpi antiHPV nel sangue è stata effettuata con test immunoenzimatico ELISA di tipo commerciale per evidenziare la presenza ed i livelli di IgG per i ceppi 6,11,16,18. RISULTATI: Non essendo disponibili indagini di sieroprevalenza sulla popolazione italiana, i dati permetteranno di identificare la presenza di anticorpi antiHPV e di stabilire i titoli anticorpali che caratterizzano le diverse fasce d’et・della popolazione esaminata. CONCLUSIONI: I risultati ottenuti saranno utili al confronto con indagini di sieroprevalenza presenti in letteratura e potranno contribuire allo sviluppo di un efficace protocollo di vaccinazione, definendo il miglior target in termini di età e sesso cui offrire la vaccinazione, nell’ambito di un programma allargato e combinato con la consolidata procedura di screening con Pap-test.

VALUTAZIONE DELLO STATO IMMUNITARIO NEI CONFRONTI DELL’INFEZIONE DA HPV NELLA POPOLAZIONE GIOVANILE ED ADULTA DI FERRARA

LUPI, Silvia;BONATO, Bernardo;BERGAMINI, Mauro;FERIOLI, Sara;MANISCALCO, Licia;RAVAIOLI, Cinzia;GREGORIO, Pasquale
2012

Abstract

OBIETTIVI: Il virus del papilloma umano (HPV) causa l’infezione a trasmissione sessuale più diffusa nel mondo. Generalmente asintomatica e superata spontaneamente nel giro di pochi mesi, se diviene persistente può causare lesioni precancerose e neoplasie cervicali, associate ai genotipi ad alto rischio. La maggior parte delle donne sessualmente attive contrae il virus ma solo poche sviluppano una risposta immunitaria sufficiente ad evitare una futura reinfezione. Sono di recente disponibilità vaccini (bivalente e tetravalente), offerti gratuitamente alle dodicenni, in grado di conferire valida protezione tramite anticorpi neutralizzanti ad elevato titolo e di lunga durata, se somministrati prima dell’eventuale contagio. Tuttavia non è ancora stato definito un livello di risposta immunitaria che possa essere considerato protettivo. Lo studio si pone l’obiettivo di valutare la presenza di anticorpi antiHPV, sia derivanti dall’infezione naturale che dalla vaccinazione, nella popolazione giovanile ed adulta. METODI: Sono stati complessivamente raccolti, dalle eccedenze rimanenti al termine delle procedure analitiche eseguite presso il Laboratorio Analisi dell’Ospedale S. Anna di Ferrara, 800 campioni di siero resi anonimi. La sieroteca risulta essere costituita da 275 campioni di individui di età compresa tra 0 e 11 anni, di cui 111 maschi e 164 femmine. La quota restante appartiene a soggetti di sesso femminile di età 12-26 anni: 256 ragazze di 12-18 anni; 269 giovani donne dai 19 ai 26 anni. La ricerca di anticorpi antiHPV nel sangue è stata effettuata con test immunoenzimatico ELISA di tipo commerciale per evidenziare la presenza ed i livelli di IgG per i ceppi 6,11,16,18. RISULTATI: Non essendo disponibili indagini di sieroprevalenza sulla popolazione italiana, i dati permetteranno di identificare la presenza di anticorpi antiHPV e di stabilire i titoli anticorpali che caratterizzano le diverse fasce d’et・della popolazione esaminata. CONCLUSIONI: I risultati ottenuti saranno utili al confronto con indagini di sieroprevalenza presenti in letteratura e potranno contribuire allo sviluppo di un efficace protocollo di vaccinazione, definendo il miglior target in termini di età e sesso cui offrire la vaccinazione, nell’ambito di un programma allargato e combinato con la consolidata procedura di screening con Pap-test.
2012
Prevenzione; Cancro; Vaccinazione; Papillomavirus.
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