La ricerca mira a conoscere le componenti attitudinali, culturali ed ambientali che agevolano, o ostacolano, la creazione e lo sviluppo delle START UP che innovano. Una vasta letteratura di discipline diverse ha affrontato il tema in modo settoriale (es. Parente, 2004; Block et al., 2009; Caliendo et al., 2008). Il progetto si qualifica per un'analisi della “genesi d'impresa” basata su competenze multidisciplinari che permettono uno studio empirico-applicato innovativo, lungo dimensioni: 1. soggettive-individuali (“Si diventa imprenditori perché esistono tratti della personalità, come una particolare attitudine al rischio?”); 2. culturali (“Si diventa imprenditori per l'educazione che si riceve?”); 3. sociali (“Si diventa imprenditori per la rete di relazioni familiari ed ambientali in cui si cresce e/o i modelli comportamentali che si imitano?”). Parallelamente, si esamina il ruolo che la Finanza esercita a sostegno della “genesi d'impresa”(Rajan, Zingales, 2001), analizzando tre tipologie di PARTNER FINANZIARI: a) Banche, b) Venture Capitalist, c) Business Angels. Si tratta di un tema che la letteratura ha sovente affrontato in senso specialistico. Qui, un approccio interdisciplinare permette uno studio empirico-applicato volto a conoscere gli elementi che valorizzano, o frenano, la canalizzazione di risorse finanziarie (e manageriali) a favore della START UP. Si osservano aspetti prevalentemente micro-economici riferiti alle “persone” (definite OPERATORI) che lavorano presso i PARTNER FINANZIARI, lungo dimensioni: ° soggettive-individuali (“Quale è, mediamente, l'attitudine al rischio degli OPERATORI? Esistono differenze comportamentali degli OPERATORI, quando lavorano presso Banche, Venture Capitalist o siano essi Business Angels?”) ; ° di interazione-fiduciaria (“Come si costruisce la fiducia “individuale” di un OPERATORE nei confronti di una START UP ? Quanto conta la ‘prima impressione'?); ° organizzative-procedurali (come si combina la fiducia “individuale” di un OPERATORE con i processi “aziendali” del PARTNER FINANZIARIO per cui lavora?). La ricerca si completa con un'analisi di performance cross-country, su database internazionali, che mira a comprendere se la presenza di PARTNER FINANZIARI specialistici per le START UP possa legarsi a risultati aziendali diversi e, in termini più vasti, a diversi livelli di crescita. Si selezionano i Venture Capitalist perché accanto al contributo finanziario si presuppone che offrano alle START UP anche un supporto manageriale.

Dal talento all'impresa innovativa: attitudine al rischio e finanza per la crescita

MARINELLI, NICOLETTA;GRASSO, ALESSANDRO GIOVANNI;
2012-01-01

Abstract

La ricerca mira a conoscere le componenti attitudinali, culturali ed ambientali che agevolano, o ostacolano, la creazione e lo sviluppo delle START UP che innovano. Una vasta letteratura di discipline diverse ha affrontato il tema in modo settoriale (es. Parente, 2004; Block et al., 2009; Caliendo et al., 2008). Il progetto si qualifica per un'analisi della “genesi d'impresa” basata su competenze multidisciplinari che permettono uno studio empirico-applicato innovativo, lungo dimensioni: 1. soggettive-individuali (“Si diventa imprenditori perché esistono tratti della personalità, come una particolare attitudine al rischio?”); 2. culturali (“Si diventa imprenditori per l'educazione che si riceve?”); 3. sociali (“Si diventa imprenditori per la rete di relazioni familiari ed ambientali in cui si cresce e/o i modelli comportamentali che si imitano?”). Parallelamente, si esamina il ruolo che la Finanza esercita a sostegno della “genesi d'impresa”(Rajan, Zingales, 2001), analizzando tre tipologie di PARTNER FINANZIARI: a) Banche, b) Venture Capitalist, c) Business Angels. Si tratta di un tema che la letteratura ha sovente affrontato in senso specialistico. Qui, un approccio interdisciplinare permette uno studio empirico-applicato volto a conoscere gli elementi che valorizzano, o frenano, la canalizzazione di risorse finanziarie (e manageriali) a favore della START UP. Si osservano aspetti prevalentemente micro-economici riferiti alle “persone” (definite OPERATORI) che lavorano presso i PARTNER FINANZIARI, lungo dimensioni: ° soggettive-individuali (“Quale è, mediamente, l'attitudine al rischio degli OPERATORI? Esistono differenze comportamentali degli OPERATORI, quando lavorano presso Banche, Venture Capitalist o siano essi Business Angels?”) ; ° di interazione-fiduciaria (“Come si costruisce la fiducia “individuale” di un OPERATORE nei confronti di una START UP ? Quanto conta la ‘prima impressione'?); ° organizzative-procedurali (come si combina la fiducia “individuale” di un OPERATORE con i processi “aziendali” del PARTNER FINANZIARIO per cui lavora?). La ricerca si completa con un'analisi di performance cross-country, su database internazionali, che mira a comprendere se la presenza di PARTNER FINANZIARI specialistici per le START UP possa legarsi a risultati aziendali diversi e, in termini più vasti, a diversi livelli di crescita. Si selezionano i Venture Capitalist perché accanto al contributo finanziario si presuppone che offrano alle START UP anche un supporto manageriale.
2012
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/157218
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