La letteratura relativa alle origini ed ai fondamenti del nazionalismo eritreo ha risentito a lungo, e in parte continua a risentire, di una rappresentazione fortemente schematica, appiattita sulla contrapposizione tendenzialmente manichea tra nazionalisti, rappresentati come genuini ed eroici antesignani della nazione che emergerà solo nel 1991, e collaborazionisti 'traditori' della 'genuina' causa eritrea. Hanno indubbiamente contribuito a tale rappresentazione le asprezze e le prolungate sofferenze della lotta indipendentista eritrea con le sue inevitabili infiltrazioni nell'ambito storiografico e politologico. Tuttavia da 13 anni l'Eritrea è una nazione indipendente ed è quindi giunto il tempo per una riflessione storiografica più spassionata e alleggerita degli ardori dell'agone politico. Alla base del presente contributo vi è una considerazione di fondo e cioè che una ricostruzione storiograficamente solida del processo di formazione delle nazionalismo eritreo non può prescindere dalla valutazione attenta delle complesse sinergie tra le molteplici variabili sociali, economiche, culturali e religiose che stanno alla base delle scelte individuali di posizionamento rispetto alle tensioni di quegli anni nonché alle traiettorie politiche ed individuali che a partire da quegli eventi si sono successivamente disegnate ed evolute nel complesso quadro delle vicende politiche del Corno d'Africa in periodo post-coloniale. Da questo punto di vista il caso delle truppe coloniali eritree (ascari) rappresenta probabilmente una delle chiavi di lettura più interessanti in quanto costituisce uno degli esempi migliori della complessa ed intricata interazione tra politiche coloniali, strategie locali ed itinerari individuali e offre quindi una prospettiva per certi aspetti unica per analizzare la più complessa vicenda del nazionalismo eritreo. Obbiettivo di questo contributo è dimostrare che tramite la ricostruzione della vicenda storica degli ascari è possibile incrinare la rappresentazione prevalente del dibattito politico in Eritrea, confinato ad un'epica e vibrante contrapposizione tra nazionalisti e collaborazionisti, introducendo invece numerose variabili che nella loro mutevolezza ci restituiscono un'immagine molto più sfaccettata e storiograficamente più intrigante di quelle vicende. In particolare le vicende relative alla campagna culminata con l'invasione fascista dell'Etiopia nel 1935 offrono la possibilità di esaminare in modo più articolato e spassionato il ruolo degli ascari eritrei ed il loro complesso e non univoco posizionamento in relazione all'autorità coloniale ed alle realtà locali Questo articolo si presenta quindi come un umile contributo in tale direzione e piuttosto che fornire conclusioni e verità consolidate si propone come l'anticipazione incompleta di un percorso di ricerca ancora non ultimato. La ricerca si basa sull'utilizzo di un insieme composito di fonti, costituito dal vasto materiale archivistico presente presso gli archivi coloniali custoditi in Italia ed Eritrea, la memorialistica prodotta prevalentemente in periodo coloniale, ma con importanti appendici post-coloniali, nonché il lavoro di ricerca sul campo compiuto tra gli ascari veterani tuttora viventi in Eritrea.

Fedeli servitori della bandiera?.Gli ascari eritrei tra colonialismo, anticolonialismo e nazionalismo, 1935-1941

CHELATI DIRAR, UOLDELUL
2008-01-01

Abstract

La letteratura relativa alle origini ed ai fondamenti del nazionalismo eritreo ha risentito a lungo, e in parte continua a risentire, di una rappresentazione fortemente schematica, appiattita sulla contrapposizione tendenzialmente manichea tra nazionalisti, rappresentati come genuini ed eroici antesignani della nazione che emergerà solo nel 1991, e collaborazionisti 'traditori' della 'genuina' causa eritrea. Hanno indubbiamente contribuito a tale rappresentazione le asprezze e le prolungate sofferenze della lotta indipendentista eritrea con le sue inevitabili infiltrazioni nell'ambito storiografico e politologico. Tuttavia da 13 anni l'Eritrea è una nazione indipendente ed è quindi giunto il tempo per una riflessione storiografica più spassionata e alleggerita degli ardori dell'agone politico. Alla base del presente contributo vi è una considerazione di fondo e cioè che una ricostruzione storiograficamente solida del processo di formazione delle nazionalismo eritreo non può prescindere dalla valutazione attenta delle complesse sinergie tra le molteplici variabili sociali, economiche, culturali e religiose che stanno alla base delle scelte individuali di posizionamento rispetto alle tensioni di quegli anni nonché alle traiettorie politiche ed individuali che a partire da quegli eventi si sono successivamente disegnate ed evolute nel complesso quadro delle vicende politiche del Corno d'Africa in periodo post-coloniale. Da questo punto di vista il caso delle truppe coloniali eritree (ascari) rappresenta probabilmente una delle chiavi di lettura più interessanti in quanto costituisce uno degli esempi migliori della complessa ed intricata interazione tra politiche coloniali, strategie locali ed itinerari individuali e offre quindi una prospettiva per certi aspetti unica per analizzare la più complessa vicenda del nazionalismo eritreo. Obbiettivo di questo contributo è dimostrare che tramite la ricostruzione della vicenda storica degli ascari è possibile incrinare la rappresentazione prevalente del dibattito politico in Eritrea, confinato ad un'epica e vibrante contrapposizione tra nazionalisti e collaborazionisti, introducendo invece numerose variabili che nella loro mutevolezza ci restituiscono un'immagine molto più sfaccettata e storiograficamente più intrigante di quelle vicende. In particolare le vicende relative alla campagna culminata con l'invasione fascista dell'Etiopia nel 1935 offrono la possibilità di esaminare in modo più articolato e spassionato il ruolo degli ascari eritrei ed il loro complesso e non univoco posizionamento in relazione all'autorità coloniale ed alle realtà locali Questo articolo si presenta quindi come un umile contributo in tale direzione e piuttosto che fornire conclusioni e verità consolidate si propone come l'anticipazione incompleta di un percorso di ricerca ancora non ultimato. La ricerca si basa sull'utilizzo di un insieme composito di fonti, costituito dal vasto materiale archivistico presente presso gli archivi coloniali custoditi in Italia ed Eritrea, la memorialistica prodotta prevalentemente in periodo coloniale, ma con importanti appendici post-coloniali, nonché il lavoro di ricerca sul campo compiuto tra gli ascari veterani tuttora viventi in Eritrea.
2008
9788815124760
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