Questo articolo analizza la fortuna della novella di Ricciardo e Catella ("Decameron" III 6) negli "Ecatommiti" di Giovan Battista Giraldi Cinzio e si focalizza in particolare sulla quarta novella della Deca IV, nella quale il ruolo della gelosia viene ridimensionato allo scopo di offrire un "exemplum" di condotta femminile integerrima. L’intervento mette in luce come questa specifica riscrittura risponda pienamente al modello della donna onesta proposto con coerenza negli "Ecatommiti". La versione moralizzante di "Dec." III 6, volta alla consacrazione dell’onore femminile, riflette la voluta presa di posizione di Giraldi Cinzio, che sceglie di allinearsi ai dettami della Controriforma. Le sue personali scelte di poetica risaltano a confronto con altri esempi novellistici, offerti da Matteo Bandello e da Scipione Bargagli, che testimoniano, nel pieno Cinquecento, l’adesione a una “saviezza” in campo amoroso e sociale di chiaro stampo decameroniano.

Giovan Battista Giraldi Cinzio e il personaggio di Catella: amore coniugale, gelosia e onore da «Decameron» III 6 agli «Ecatommiti»

Palma, Flavia
2019-01-01

Abstract

Questo articolo analizza la fortuna della novella di Ricciardo e Catella ("Decameron" III 6) negli "Ecatommiti" di Giovan Battista Giraldi Cinzio e si focalizza in particolare sulla quarta novella della Deca IV, nella quale il ruolo della gelosia viene ridimensionato allo scopo di offrire un "exemplum" di condotta femminile integerrima. L’intervento mette in luce come questa specifica riscrittura risponda pienamente al modello della donna onesta proposto con coerenza negli "Ecatommiti". La versione moralizzante di "Dec." III 6, volta alla consacrazione dell’onore femminile, riflette la voluta presa di posizione di Giraldi Cinzio, che sceglie di allinearsi ai dettami della Controriforma. Le sue personali scelte di poetica risaltano a confronto con altri esempi novellistici, offerti da Matteo Bandello e da Scipione Bargagli, che testimoniano, nel pieno Cinquecento, l’adesione a una “saviezza” in campo amoroso e sociale di chiaro stampo decameroniano.
2019
"Decameron", "Ecatommiti", condotta femminile, matrimonio, onore, gelosia, moralizzazione, tradizione novellistica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/1010009
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