Lo scritto parla del legittimo impedimento a comparire nelle udienze penali introdotto dalla legge n. 51/2010 a tutela del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri. Dopo avere illustrato sinteticamente il contenuto della legge, che prevedeva una particolare figura di impedimento, quello continuativo, tanto anomala da essere considerata come una prerogativa (o immunità in senso lato), lo scritto analizza dettagliatamente la sentenza della Corte costituzionale n. 23 del 2011. Il punto che si evidenzia è che, per effetto di tale sentenza, la disciplina speciale del legittimo impedimento per il Presidente del Consiglio e per i Ministri è sostanzialmente venuta meno, risultando la loro posizione quasi totalmente equiparata a quella degli altri imputati. Lo scritto si conclude soffermandosi sul principio di «leale collaborazione» che, secondo la Corte costituzionale, deve regolare i rapporti fra il potere esecutivo e quello giudiziario, e che si esplica mediante soluzioni procedimentali «ispirate al coordinamento dei rispettivi calendari».

Il legittimo impedimento del Presidente del Consiglio e dei Ministri a comparire nelle udienze penali dopo la sentenza costituzionale n. 23 del 2011

FERRI, Giampietro
Writing – Original Draft Preparation
2011-01-01

Abstract

Lo scritto parla del legittimo impedimento a comparire nelle udienze penali introdotto dalla legge n. 51/2010 a tutela del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri. Dopo avere illustrato sinteticamente il contenuto della legge, che prevedeva una particolare figura di impedimento, quello continuativo, tanto anomala da essere considerata come una prerogativa (o immunità in senso lato), lo scritto analizza dettagliatamente la sentenza della Corte costituzionale n. 23 del 2011. Il punto che si evidenzia è che, per effetto di tale sentenza, la disciplina speciale del legittimo impedimento per il Presidente del Consiglio e per i Ministri è sostanzialmente venuta meno, risultando la loro posizione quasi totalmente equiparata a quella degli altri imputati. Lo scritto si conclude soffermandosi sul principio di «leale collaborazione» che, secondo la Corte costituzionale, deve regolare i rapporti fra il potere esecutivo e quello giudiziario, e che si esplica mediante soluzioni procedimentali «ispirate al coordinamento dei rispettivi calendari».
2011
legittimo impedimento, processo penale, Presidente del Consiglio, ministri, immunità, Corte costituzionale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/352187
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