Nonostante l’innovazione tecnologica abbia reso disponibili, fin dagli anni ’70, strumenti e materiali che permettono l’ottenimento di una elevata efficienza dei metodi irrigui (90-95%), ancora oggi nel settore frutticolo si fa largo uso di metodi con bassa efficienza (40-50%). Una prerogativa fondamentale per ottenere il massimo dell’efficienza dei metodi irrigui a microportata è disporre di acqua a domanda in modo da garantire la gestione dell’irrigazione con bassi volumi d’ adacquamento e turni brevi. Tale gestione permette di mantenere l’umidità del suolo a livelli ottimali e controllare sia la nutrizione idrica che minerale delle piante. Inoltre in fase di progettazione dell’impianto irriguo bisogna tenere in considerazione le caratteristiche pedo-climatiche, la quantità e la qualità dell’acqua disponibile e le caratteristiche della specie coltivata. Le recenti conoscenze relative ai rapporti pianta-terreno- atmosfera permettono di migliorare ulteriormente l’efficienza dell’uso dell’acqua da parte delle piante, prendendo in considerazione la vocazionalità delle specie, cultivar e portinnesti, scegliendo l’architettura della chioma e le tecniche innovative per la sua corretta gestione. Sono auspicabili azioni coordinate tra i servizi di Sviluppo agricolo, i Consorzi d’irrigazione, le Associazioni dei produttori, i tecnici e gli imprenditori che operano nel settore agricolo, per introdurre, alla luce delle attuali conoscenze, una nuova cultura dell’utilizzazione delle risorse idriche. Cultura che dovrà puntare ad un uso sostenibile della risorsa acqua mediante la combinazione di fattori che riguardano la scelta e la gestione del metodo irriguo e la conduzione della pianta e del suolo.

L’irrigazione sostenibile in frutticoltura

XILOYANNIS, Cristos;DICHIO, Bartolomeo
2006-01-01

Abstract

Nonostante l’innovazione tecnologica abbia reso disponibili, fin dagli anni ’70, strumenti e materiali che permettono l’ottenimento di una elevata efficienza dei metodi irrigui (90-95%), ancora oggi nel settore frutticolo si fa largo uso di metodi con bassa efficienza (40-50%). Una prerogativa fondamentale per ottenere il massimo dell’efficienza dei metodi irrigui a microportata è disporre di acqua a domanda in modo da garantire la gestione dell’irrigazione con bassi volumi d’ adacquamento e turni brevi. Tale gestione permette di mantenere l’umidità del suolo a livelli ottimali e controllare sia la nutrizione idrica che minerale delle piante. Inoltre in fase di progettazione dell’impianto irriguo bisogna tenere in considerazione le caratteristiche pedo-climatiche, la quantità e la qualità dell’acqua disponibile e le caratteristiche della specie coltivata. Le recenti conoscenze relative ai rapporti pianta-terreno- atmosfera permettono di migliorare ulteriormente l’efficienza dell’uso dell’acqua da parte delle piante, prendendo in considerazione la vocazionalità delle specie, cultivar e portinnesti, scegliendo l’architettura della chioma e le tecniche innovative per la sua corretta gestione. Sono auspicabili azioni coordinate tra i servizi di Sviluppo agricolo, i Consorzi d’irrigazione, le Associazioni dei produttori, i tecnici e gli imprenditori che operano nel settore agricolo, per introdurre, alla luce delle attuali conoscenze, una nuova cultura dell’utilizzazione delle risorse idriche. Cultura che dovrà puntare ad un uso sostenibile della risorsa acqua mediante la combinazione di fattori che riguardano la scelta e la gestione del metodo irriguo e la conduzione della pianta e del suolo.
2006
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