Con questo lavoro tenterò di esaminare almeno in parte i rapporti che sussistono tra pensiero e linguaggio all’interno della filosofia di Donald Davidson. In particolare, mi concentrerò esclusivamente sulla controversa tesi davidsoniana che nega la possibilità di attribuire una qualsivoglia forma di pensiero agli animali (umani e non) sprovvisti di un linguaggio ricco e sviluppato come quello umano . Quest’affermazione è basata sull’idea che il linguaggio sia un elemento necessario al pensiero, tanto da un punto di vista esplicativo quanto costitutivo. Possiamo sintetizzare questa tesi con (T1): (T1) Il linguaggio è necessario al pensiero tout court. L’intento principale è quello di mostrare, da una parte, come il principale argomento avanzato da Davidson per difendere (T1) non abbia affatto il successo sperato, dall’altra come sia perfettamente possibile, pur rimanendo entro il pensiero davidsoniano, limitarsi a sostenere una tesi meno radicale a proposito del legame tra pensiero e linguaggio. Alla luce di tale alternativa, infine, è mia intenzione far vedere come la dimensione intersoggettiva resti in ogni caso indispensabile per l’emergere sia del linguaggio sia del pensiero.

Fino a che punto il linguaggio è necessario al pensiero?

AMORETTI, MARIA CRISTINA
2007-01-01

Abstract

Con questo lavoro tenterò di esaminare almeno in parte i rapporti che sussistono tra pensiero e linguaggio all’interno della filosofia di Donald Davidson. In particolare, mi concentrerò esclusivamente sulla controversa tesi davidsoniana che nega la possibilità di attribuire una qualsivoglia forma di pensiero agli animali (umani e non) sprovvisti di un linguaggio ricco e sviluppato come quello umano . Quest’affermazione è basata sull’idea che il linguaggio sia un elemento necessario al pensiero, tanto da un punto di vista esplicativo quanto costitutivo. Possiamo sintetizzare questa tesi con (T1): (T1) Il linguaggio è necessario al pensiero tout court. L’intento principale è quello di mostrare, da una parte, come il principale argomento avanzato da Davidson per difendere (T1) non abbia affatto il successo sperato, dall’altra come sia perfettamente possibile, pur rimanendo entro il pensiero davidsoniano, limitarsi a sostenere una tesi meno radicale a proposito del legame tra pensiero e linguaggio. Alla luce di tale alternativa, infine, è mia intenzione far vedere come la dimensione intersoggettiva resti in ogni caso indispensabile per l’emergere sia del linguaggio sia del pensiero.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11567/315533
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