Il significativo flusso migratorio in atto in Europa, proveniente dall'Africa, da alcuni Paesi asiatici, come Pakistan e Siria, è in grado di creare un forte e costante impatto sulle coscienze, pure doloroso ed altalenante. Anche per questo, si impone un approccio giuridico razionale al fenomeno ed al tema dell'integrazione, finalizzato, tra le possibili alternative, alla costruzione di un modello amministrativo interno di tipo condiviso, che possa favorire l'attecchimento del tema dei diritti sociali del migrante. Il punto di partenza di tale percorso è costituito dalla considerazione che i flussi migratori si diversificano l'uno dall'altro, per cause, finalità, dinamiche e, dunque, anche in relazione alle problematiche giuridiche connesse, per cui quello attuale merita una specifica attenzione. La proiezione dell'art. 118 Cost. sul modello solidaristico, proposto nel presente lavoro, di cui il migrante "stanziale" sia parte attiva nel contesto locale, corre parallelamente alla speranza che, a livello positivo, venga presa in seria considerazione la separabilità del tema dell'integrazione del suddetto migrante stanziale (che si trovi di fatto in rapporto durevole con il territorio che considera di passaggio rispetto ad un'altra meta prefissata) da quello dell'acquisizione della cittadinanza o, in ogni caso, della regolarizzazione formale della sua posizione.

Il fattore del territorio di passaggio nella dinamica amministrativa dell'integrazione del migrante "stanziale". Proposta di studio della garanzia dei diritti sociali in prospettiva di solidarietà "circolare".

FRANCESCO SICILIANO
2019-01-01

Abstract

Il significativo flusso migratorio in atto in Europa, proveniente dall'Africa, da alcuni Paesi asiatici, come Pakistan e Siria, è in grado di creare un forte e costante impatto sulle coscienze, pure doloroso ed altalenante. Anche per questo, si impone un approccio giuridico razionale al fenomeno ed al tema dell'integrazione, finalizzato, tra le possibili alternative, alla costruzione di un modello amministrativo interno di tipo condiviso, che possa favorire l'attecchimento del tema dei diritti sociali del migrante. Il punto di partenza di tale percorso è costituito dalla considerazione che i flussi migratori si diversificano l'uno dall'altro, per cause, finalità, dinamiche e, dunque, anche in relazione alle problematiche giuridiche connesse, per cui quello attuale merita una specifica attenzione. La proiezione dell'art. 118 Cost. sul modello solidaristico, proposto nel presente lavoro, di cui il migrante "stanziale" sia parte attiva nel contesto locale, corre parallelamente alla speranza che, a livello positivo, venga presa in seria considerazione la separabilità del tema dell'integrazione del suddetto migrante stanziale (che si trovi di fatto in rapporto durevole con il territorio che considera di passaggio rispetto ad un'altra meta prefissata) da quello dell'acquisizione della cittadinanza o, in ogni caso, della regolarizzazione formale della sua posizione.
2019
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Descrizione: Il fattore del territorio di passaggio
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