Il volume ricostruisce, attraverso una molteplicità di percorsi individuali, le traiettorie professionali dei protagonisti del mondo letterario milanese dalla Repubblica italiana (1802) al Quarantotto: esso mette così in evidenza come i letterati, sospesi tra la fine del mecenatismo e l’inadeguatezza del mercato editoriale, pur in espansione, siano costretti a intraprendre strategie professionali ancora dipendenti, in larga misura, dalla mano pubblica, laica ed ecclesiastica. Con dovizia di esempi concreti e una fitta trama di vicende biografiche, l’autore fornisce un quadro ricco e variegato della realtà pubblicistica dell’epoca, analizzando in particolare il filo rosso che lega i percorsi individuali allo “spazio pubblico”, investendo le dimensioni più diverse, dalla scrittura alla politica. Servendosi di un metodo di ricerca interdisciplinare che abbraccia storia, sociologia e statistica, lo studio varia il punto d’osservazione allo scopo d’integrare diversi piani d’analisi: la prima parte del volume, che si avvale di un’inedita rielaborazione quantitativa, si integra così con le due parti restanti nelle quali prevale una più accurata ricostruzione delle vicende biografiche dei protagonisti del sottobosco letterario milanese, composto di impiegati e insegnanti alla ricerca del “posto” e di “magri razzolatori di carte” al servizio degli editori.

I mestieri delle lettere tra istituzioni e mercato. Vivere e scrivere a Milano nella prima metà dell’Ottocento

ALBERGONI, GIANLUCA
2006-01-01

Abstract

Il volume ricostruisce, attraverso una molteplicità di percorsi individuali, le traiettorie professionali dei protagonisti del mondo letterario milanese dalla Repubblica italiana (1802) al Quarantotto: esso mette così in evidenza come i letterati, sospesi tra la fine del mecenatismo e l’inadeguatezza del mercato editoriale, pur in espansione, siano costretti a intraprendre strategie professionali ancora dipendenti, in larga misura, dalla mano pubblica, laica ed ecclesiastica. Con dovizia di esempi concreti e una fitta trama di vicende biografiche, l’autore fornisce un quadro ricco e variegato della realtà pubblicistica dell’epoca, analizzando in particolare il filo rosso che lega i percorsi individuali allo “spazio pubblico”, investendo le dimensioni più diverse, dalla scrittura alla politica. Servendosi di un metodo di ricerca interdisciplinare che abbraccia storia, sociologia e statistica, lo studio varia il punto d’osservazione allo scopo d’integrare diversi piani d’analisi: la prima parte del volume, che si avvale di un’inedita rielaborazione quantitativa, si integra così con le due parti restanti nelle quali prevale una più accurata ricostruzione delle vicende biografiche dei protagonisti del sottobosco letterario milanese, composto di impiegati e insegnanti alla ricerca del “posto” e di “magri razzolatori di carte” al servizio degli editori.
2006
Storia dell'editoria
9788846473929
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