A partire dalla concezione wittgensteiniana del linguaggio come orizzonte di appartenenza, l'autrice rintraccia un'analogia tra il nesso logos-polis che Aristotele pone nella Politica, e l'idea wittgensteiniana del politico come "norma" e orizzonte del vivere. Il concetto wittgensteiniano di comunità è riconducibile alla normalità della convivenza e del dover essere sensati.

Wittgenstein impolitico?

BORUTTI, SILVANA
2000-01-01

Abstract

A partire dalla concezione wittgensteiniana del linguaggio come orizzonte di appartenenza, l'autrice rintraccia un'analogia tra il nesso logos-polis che Aristotele pone nella Politica, e l'idea wittgensteiniana del politico come "norma" e orizzonte del vivere. Il concetto wittgensteiniano di comunità è riconducibile alla normalità della convivenza e del dover essere sensati.
2000
8807102935
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