In “The Claim of Reason” Cavell equates the philosophy of mind to the aesthetics. He considers the relationship between mind and body not as an epistemic connection, but as a “natural”, “internal” relation. In this way he wants to overcome the dichotomy of mind and body (of inner and outer): the body doesn’t hide the mind, but reveals and expresses it. From this point of view to acknowledge the mind in a body means to acknowledge something as a human being: it is a form of seeing-as. This idea allows to safeguard both the immediate nature of the acknowledgment and its fallibility (aspect-blindness), i.e. the fact that the acknowledgment may always fail

Nel volume “La riscoperta dell’ordinario” Cavell equipara la filosofia della mente all’estetica e considera il rapporto tra mente e corpo non come una connessione epistemica, ma come una relazione “naturale”, “interna”. In questo modo, vuole superare la dicotomia tra mente e corpo (tra interiore ed esteriore): il corpo non nasconde la mente, ma lo rivela e lo esprime. Da questo punto di vista, riconoscere la mente in un corpo significa riconoscere qualcosa come un essere umano: è una forma di vedere-come. Questa idea permette di salvaguardare sia la natura immediata del riconoscimento sia la sua fallibilità (cecità all’aspetto), cioè il fatto che il riconoscimento può sempre fallire

Riconoscere la mente. Alcune riflessioni su Stanley Cavell / Marchetti, Luca. - In: PARADIGMI. - ISSN 1120-3404. - STAMPA. - 1/2018:XXXVI, 1(2018), pp. 193-208.

Riconoscere la mente. Alcune riflessioni su Stanley Cavell

Luca Marchetti
2018

Abstract

In “The Claim of Reason” Cavell equates the philosophy of mind to the aesthetics. He considers the relationship between mind and body not as an epistemic connection, but as a “natural”, “internal” relation. In this way he wants to overcome the dichotomy of mind and body (of inner and outer): the body doesn’t hide the mind, but reveals and expresses it. From this point of view to acknowledge the mind in a body means to acknowledge something as a human being: it is a form of seeing-as. This idea allows to safeguard both the immediate nature of the acknowledgment and its fallibility (aspect-blindness), i.e. the fact that the acknowledgment may always fail
2018
Nel volume “La riscoperta dell’ordinario” Cavell equipara la filosofia della mente all’estetica e considera il rapporto tra mente e corpo non come una connessione epistemica, ma come una relazione “naturale”, “interna”. In questo modo, vuole superare la dicotomia tra mente e corpo (tra interiore ed esteriore): il corpo non nasconde la mente, ma lo rivela e lo esprime. Da questo punto di vista, riconoscere la mente in un corpo significa riconoscere qualcosa come un essere umano: è una forma di vedere-come. Questa idea permette di salvaguardare sia la natura immediata del riconoscimento sia la sua fallibilità (cecità all’aspetto), cioè il fatto che il riconoscimento può sempre fallire
Cavell; Wittgenstein; estetica; filosofia della mente; mente/corpo; interno/esterno; vedere-come; aesthetics; philosophy of mind; mind/body; inner/outer; seeing-as
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Riconoscere la mente. Alcune riflessioni su Stanley Cavell / Marchetti, Luca. - In: PARADIGMI. - ISSN 1120-3404. - STAMPA. - 1/2018:XXXVI, 1(2018), pp. 193-208.
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