Si riassumono alcuni tratti del lavoro di ricerca ora pubblicato da cui si evince l'importanza della fabbrica del San Giovanni Battista come modello tipologico-spaziale tardo barocco e l'importanza di esso in riferimento al territorio valtellinese, lombardo e d'oltralpe. La grande mole barocca che si costruisce abbattendo la precedente costruzione consacrata solo nel 1615 (molto più piccola dimensionalmente) è da inquadrare in quel processo di 'visibilizzazione territoriale' della presenza della confessione cattolica, messa in atto attraverso la costruzione di ingenti spazialità volumetriche nei territori delle Tre Leghe in cui avevano attecchito precedentemente le idee riformate dei Grigioni e dove quindi era necessario riaffermare anche visivamente la presenza dei cattolici. E' importante in questo contesto il committente dell'opera, l'arciprete Giovanni Battista Castelli Sannazzaro, figura davvero mitteleuropea, personaggio formato e legato all'ambiente dell'arcidiocesi milanese, che aveva anche soggiornato a Vienna e Ratisbona al seguito del cardinal Carlo Carafa della Spina. Il Sannazaro, come è attestato dai documenti, si rivolge proprio all'ambito artistico milanese per la scelta degli artisti della nuova fabbrica, cercandoli nel contesto che aveva frequentato durante gli anni del canonicato presso la basilica di San Nazaro Maggiore a Milano. Il lavoro di ricerca ha evidenziato la figura di Gerolamo Quadrio (peraltro architetto della fabbrica del Duomo di Milano dal 1658 alla sua morte) come progettista del San Giovanni Battista . Tale attribuzione è stata supportata, oltre che dalle numerose notizie storiche (edite e inedite) anche dalla puntuale comparazione con altre opere architettoniche presenti sul territorio lombardo di sua accertata paternità rintracciate a: Luino, Angera, Alzano, Como, Milano, Cantù, Cesano Maderno. Con queste nel volume sono stati sviluppati utilissimi confronti che evidenziano innegabili somiglianze e corrispondenze progettuali con l'opera valtellinese del San Giovanni Battista. Risulta rilevante altresì che nella progettazione del San Giovanni Battista di Gerolamo Quadrio confluiscono e vengono metabolizzate sia la perizia tecnica, maturata dal Quadrio nel cantiere del Duomo di Milano, che specifiche soluzioni formali che lo stesso Quadrio aveva avuto modo di apprezzare nei cantieri barocchi romani durante il viaggio di aggiornamento (del 1667) inviato dal Presidente del Senato "per vedere le meraviglie che in essa vi sono". Si può affermare inoltre che l'opera sia davvero rilevante nella Storia dell'Architettura, poichè costituisce un esempio progettuale 'molto precoce' di una tipologia che si ritrova successivamente replicata in ulteriori esperienze settecentesche piemontesi, lombarde ed europee sia viennesi che boeme.

La Collegiata di San Giovanni Battista a Morbegno opera inedita di Gerolamo Quadrio / Die Stiftskirche San Giovanni Battista in Morbegno ein bisher unbekanntes Werk von Gerolamo Quadrio / Benedetti, Simona. - (2019), pp. 1-144.

La Collegiata di San Giovanni Battista a Morbegno opera inedita di Gerolamo Quadrio / Die Stiftskirche San Giovanni Battista in Morbegno ein bisher unbekanntes Werk von Gerolamo Quadrio

Simona Benedetti
2019

Abstract

Si riassumono alcuni tratti del lavoro di ricerca ora pubblicato da cui si evince l'importanza della fabbrica del San Giovanni Battista come modello tipologico-spaziale tardo barocco e l'importanza di esso in riferimento al territorio valtellinese, lombardo e d'oltralpe. La grande mole barocca che si costruisce abbattendo la precedente costruzione consacrata solo nel 1615 (molto più piccola dimensionalmente) è da inquadrare in quel processo di 'visibilizzazione territoriale' della presenza della confessione cattolica, messa in atto attraverso la costruzione di ingenti spazialità volumetriche nei territori delle Tre Leghe in cui avevano attecchito precedentemente le idee riformate dei Grigioni e dove quindi era necessario riaffermare anche visivamente la presenza dei cattolici. E' importante in questo contesto il committente dell'opera, l'arciprete Giovanni Battista Castelli Sannazzaro, figura davvero mitteleuropea, personaggio formato e legato all'ambiente dell'arcidiocesi milanese, che aveva anche soggiornato a Vienna e Ratisbona al seguito del cardinal Carlo Carafa della Spina. Il Sannazaro, come è attestato dai documenti, si rivolge proprio all'ambito artistico milanese per la scelta degli artisti della nuova fabbrica, cercandoli nel contesto che aveva frequentato durante gli anni del canonicato presso la basilica di San Nazaro Maggiore a Milano. Il lavoro di ricerca ha evidenziato la figura di Gerolamo Quadrio (peraltro architetto della fabbrica del Duomo di Milano dal 1658 alla sua morte) come progettista del San Giovanni Battista . Tale attribuzione è stata supportata, oltre che dalle numerose notizie storiche (edite e inedite) anche dalla puntuale comparazione con altre opere architettoniche presenti sul territorio lombardo di sua accertata paternità rintracciate a: Luino, Angera, Alzano, Como, Milano, Cantù, Cesano Maderno. Con queste nel volume sono stati sviluppati utilissimi confronti che evidenziano innegabili somiglianze e corrispondenze progettuali con l'opera valtellinese del San Giovanni Battista. Risulta rilevante altresì che nella progettazione del San Giovanni Battista di Gerolamo Quadrio confluiscono e vengono metabolizzate sia la perizia tecnica, maturata dal Quadrio nel cantiere del Duomo di Milano, che specifiche soluzioni formali che lo stesso Quadrio aveva avuto modo di apprezzare nei cantieri barocchi romani durante il viaggio di aggiornamento (del 1667) inviato dal Presidente del Senato "per vedere le meraviglie che in essa vi sono". Si può affermare inoltre che l'opera sia davvero rilevante nella Storia dell'Architettura, poichè costituisce un esempio progettuale 'molto precoce' di una tipologia che si ritrova successivamente replicata in ulteriori esperienze settecentesche piemontesi, lombarde ed europee sia viennesi che boeme.
2019
978-88-7140-960-3
Gerolamo Quadrio; Morbegno; Valtellina; collegiata San Giovanni Battista; architettura barocca lombarda
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
La Collegiata di San Giovanni Battista a Morbegno opera inedita di Gerolamo Quadrio / Die Stiftskirche San Giovanni Battista in Morbegno ein bisher unbekanntes Werk von Gerolamo Quadrio / Benedetti, Simona. - (2019), pp. 1-144.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1281366
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