The purpose of this paper is the analysis of some texts written by Maria Montessori and other followers of her method during the fascist era. In these texts, (official and unofficial communications between the Montessori associations and the Italian government bodies), the use of terms and concepts typical of fascist and Nazi racism clearly emerges. The analysis tries to show how, in a well-defined period of Maria Montessori’s activity in Italy, a sort of “racist” terminology peeps out even in her “private” writings, which is a sign, among the many already known by scholars, of the ambiguity present in the relations between Montessori and fascism, but above all of a pseudoscientific conception of the “races”, widespread in Western public opinions at least since the end of the nineteenth century, whose ambivalences helped to prepare the ground for the racist attitudes, especially towards Jews, cultivated by totalitarian regimes.

Il presente contributo analizza alcuni testi scritti da Maria Montessori e da altri seguaci del suo metodo nel periodo fascista (da Anna Maccheroni a Mario M. Montessori), in particolare nei primi anni Trenta, e in riferimento ai principali studi storico-biografici al riguardo (Kramer, Standing, Leenders). In questi testi, legati alle comunicazioni ufficiali ed ufficiose tra l’associazionismo montessoriano e gli enti governativi italiani, emerge in evidenza l’uso di termini e concetti tipici del razzismo fascista e nazista. L’analisi permette di rilevare come, in un periodo ben definito dell’attività di Maria Montessori in Italia, una sorta di terminologia “razzista” faccia capolino anche nei suoi scritti “privati”, segno anche questo, tra i molti già a conoscenza degli studiosi, dell’ambiguità presente nei rapporti tra Montessori e il fascismo, ma soprattutto di una concezione pseudoscientifica delle “razze”, diffusa nelle opinioni pubbliche occidentali quanto meno fin dalla fine dell’Ottocento, le cui ambivalenze contribuiranno a preparare il terreno al razzismo, specialmente quello nei confronti degli ebrei, coltivato dai regimi totalitari.

La buona razza italiana. Aspetti del rapporto di Maria Montessori con il fascismo / Pesci, Furio. - In: RIVISTA DI STORIA DELL'EDUCAZIONE. - ISSN 2384-8294. - 2019:2(2019), pp. 133-152. [10.4454/rse.v6i2.221]

La buona razza italiana. Aspetti del rapporto di Maria Montessori con il fascismo

Furio Pesci
2019

Abstract

The purpose of this paper is the analysis of some texts written by Maria Montessori and other followers of her method during the fascist era. In these texts, (official and unofficial communications between the Montessori associations and the Italian government bodies), the use of terms and concepts typical of fascist and Nazi racism clearly emerges. The analysis tries to show how, in a well-defined period of Maria Montessori’s activity in Italy, a sort of “racist” terminology peeps out even in her “private” writings, which is a sign, among the many already known by scholars, of the ambiguity present in the relations between Montessori and fascism, but above all of a pseudoscientific conception of the “races”, widespread in Western public opinions at least since the end of the nineteenth century, whose ambivalences helped to prepare the ground for the racist attitudes, especially towards Jews, cultivated by totalitarian regimes.
2019
Il presente contributo analizza alcuni testi scritti da Maria Montessori e da altri seguaci del suo metodo nel periodo fascista (da Anna Maccheroni a Mario M. Montessori), in particolare nei primi anni Trenta, e in riferimento ai principali studi storico-biografici al riguardo (Kramer, Standing, Leenders). In questi testi, legati alle comunicazioni ufficiali ed ufficiose tra l’associazionismo montessoriano e gli enti governativi italiani, emerge in evidenza l’uso di termini e concetti tipici del razzismo fascista e nazista. L’analisi permette di rilevare come, in un periodo ben definito dell’attività di Maria Montessori in Italia, una sorta di terminologia “razzista” faccia capolino anche nei suoi scritti “privati”, segno anche questo, tra i molti già a conoscenza degli studiosi, dell’ambiguità presente nei rapporti tra Montessori e il fascismo, ma soprattutto di una concezione pseudoscientifica delle “razze”, diffusa nelle opinioni pubbliche occidentali quanto meno fin dalla fine dell’Ottocento, le cui ambivalenze contribuiranno a preparare il terreno al razzismo, specialmente quello nei confronti degli ebrei, coltivato dai regimi totalitari.
Montessori; Politica fascista della razza; Antropologia medica; Giuseppe Sergi; Sante De Sanctis
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La buona razza italiana. Aspetti del rapporto di Maria Montessori con il fascismo / Pesci, Furio. - In: RIVISTA DI STORIA DELL'EDUCAZIONE. - ISSN 2384-8294. - 2019:2(2019), pp. 133-152. [10.4454/rse.v6i2.221]
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