La manifestazione si inserisce nell’ambito delle iniziative organizzate per le celebrazioni del 350° anniversario della morte di Francesco Borromini (1599-1667). Della chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, si è detto molto: si è sottolineato soprattutto la sua bizzarria, che i critici hanno ricondotto all'essenza del Barocco, a volte trascurando eventuali nessi che legano tra loro gli elementi caratteristici di questo edificio. L'intento della presente ricerca è proprio questo di non accettare la bizzarra ineffabilità di Sant'Ivo, ma indagarne in profondità le forme fino a cercare di identificarne le ispirazioni primigenie le contaminazioni e i vari legami reciproci. Così, procedendo per abduzione, si è arrivati a formulare una tesi: Sant'Ivo rappresenterebbe un poema in pietra dedicato alla Sapienza, dove Borromini avrebbe creato una forma nel binomio fede/ragione, rappresentando architettonicamente l’ascesa per conoscere Dio, all'interno dello spazio sacro di Sant'Ivo (fede), e lasciare all’esterno (gradini) invece il percorso della ascesa filosofica illuminato dalla ragione. L'indagine analizza i molti rimandi poetici e letterari di corrispondenze con i testi di Dionigi l’Aeropagita, di Severino Boezio e principalmente di Dante Alighieri, dove risultano moltissimi riferimenti architettonici legati alla terza cantica del paradiso. Una tesi innovativa rispetto alla critica preesistente, che apre nuovi scenari di ricerca e una nuova visione unitaria e coerente di questo "bizzarro" edificio, a 350 anni dalla morte di Borromini

Tenebra Luminosissima Sant’Ivo tra fede e ragione riflessioni su una ipotesi generativa di Luca Ribichini. Sapienza Università Editrice, 2017 Martedì 22 maggio 2018, ore 17,30 Archivio Storico della Presidenza della Repubblica Palazzo Sant’Andrea, via del Quirinale 30, Roma Intervengono Eugenio Gaudio, Anna Maria Giovenale Carlo Bianchini, Mario Docci, Marcello Fagiolo Paolo Portoghesi, Franco Purini Introduce e coordina Marina Giannetto Sovrintendente dell’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica Sarà presente l’Autore La manifestazione si inserisce nell’ambito delle iniziative organizzate per le celebrazioni del 350° anniversario della morte di Francesco Borromini (1599-1667) / Ribichini, Luca. - (2018). (Intervento presentato al convegno Celebrazioni del 350° anniversario della morte di Francesco Borromini. Celebrazioni del 350° anniversario della morte di Francesco Borromini. Tenebra Luminosissima Sant’Ivo tra fede e ragione riflessioni su una ipotesi generativa d tenutosi a Archivio Storico della Presidenza della Repubblica Italiana. Via del Quirinale 30. nel 22 maggio 2018).

Tenebra Luminosissima Sant’Ivo tra fede e ragione riflessioni su una ipotesi generativa di Luca Ribichini. Sapienza Università Editrice, 2017 Martedì 22 maggio 2018, ore 17,30 Archivio Storico della Presidenza della Repubblica Palazzo Sant’Andrea, via del Quirinale 30, Roma Intervengono Eugenio Gaudio, Anna Maria Giovenale Carlo Bianchini, Mario Docci, Marcello Fagiolo Paolo Portoghesi, Franco Purini Introduce e coordina Marina Giannetto Sovrintendente dell’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica Sarà presente l’Autore La manifestazione si inserisce nell’ambito delle iniziative organizzate per le celebrazioni del 350° anniversario della morte di Francesco Borromini (1599-1667).

Luca Ribichini
2018

Abstract

La manifestazione si inserisce nell’ambito delle iniziative organizzate per le celebrazioni del 350° anniversario della morte di Francesco Borromini (1599-1667). Della chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, si è detto molto: si è sottolineato soprattutto la sua bizzarria, che i critici hanno ricondotto all'essenza del Barocco, a volte trascurando eventuali nessi che legano tra loro gli elementi caratteristici di questo edificio. L'intento della presente ricerca è proprio questo di non accettare la bizzarra ineffabilità di Sant'Ivo, ma indagarne in profondità le forme fino a cercare di identificarne le ispirazioni primigenie le contaminazioni e i vari legami reciproci. Così, procedendo per abduzione, si è arrivati a formulare una tesi: Sant'Ivo rappresenterebbe un poema in pietra dedicato alla Sapienza, dove Borromini avrebbe creato una forma nel binomio fede/ragione, rappresentando architettonicamente l’ascesa per conoscere Dio, all'interno dello spazio sacro di Sant'Ivo (fede), e lasciare all’esterno (gradini) invece il percorso della ascesa filosofica illuminato dalla ragione. L'indagine analizza i molti rimandi poetici e letterari di corrispondenze con i testi di Dionigi l’Aeropagita, di Severino Boezio e principalmente di Dante Alighieri, dove risultano moltissimi riferimenti architettonici legati alla terza cantica del paradiso. Una tesi innovativa rispetto alla critica preesistente, che apre nuovi scenari di ricerca e una nuova visione unitaria e coerente di questo "bizzarro" edificio, a 350 anni dalla morte di Borromini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1422201
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