Obiettivo del lavoro è analizzare l'impatto che Basilea 2 potrà avere sulle opportunità di finanziamento delle piccole e medie imprese italiane e, in particolare, sul loro costo. Tale risultato è evidente soprattutto nel passaggio dal metodo standard al metodo IRB (basato sui rating interni) di base per il calcolo dei requisiti di capitale. I requisiti di capitalizzazione bancaria influenzano la componente di credit spread legata alla perdita non prevista che trova copertura proprio nel capitale di vigilanza. Attraverso l'adozione di un modello di pricing del credito presentato in Grippa e Viviani (2001), questo lavoro valuta l'impatto dei requisiti di capitalizzazione più onerosi sul costo del finanziamento delle imprese italiane. Nello specifico, si sono svolti due studi di simulazione, il primo al fine di calcolare i requisiti minimi di capitale regolamentare bancario a copertura del rischio di credito per esposizioni verso imprese non finanziarie italiane, il secondo per calcolare i credit spreads di tali esposizioni bancarie. Oltre a commentare i risultati in termini di requisiti di capitalizzazione bancaria e di credit spread scaturiti dagli studi di simulazione, il lavoro offre delle possibili indicazioni di politica economica sia di breve che di medio e lungo periodo idonee ad evitare che Basilea 2 possa tradursi in un freno anziché in un'opportunità di sviluppo economico del nostro paese.
"OPPORTUNITA' E COSTO DEL FINANZIAMENTO PER LE IMPRESE ITALIANE ALLA LUCE DI BASILEA II" / DI CLEMENTE, Annalisa. - (2006), pp. 253-290.
"OPPORTUNITA' E COSTO DEL FINANZIAMENTO PER LE IMPRESE ITALIANE ALLA LUCE DI BASILEA II"
DI CLEMENTE, Annalisa
2006
Abstract
Obiettivo del lavoro è analizzare l'impatto che Basilea 2 potrà avere sulle opportunità di finanziamento delle piccole e medie imprese italiane e, in particolare, sul loro costo. Tale risultato è evidente soprattutto nel passaggio dal metodo standard al metodo IRB (basato sui rating interni) di base per il calcolo dei requisiti di capitale. I requisiti di capitalizzazione bancaria influenzano la componente di credit spread legata alla perdita non prevista che trova copertura proprio nel capitale di vigilanza. Attraverso l'adozione di un modello di pricing del credito presentato in Grippa e Viviani (2001), questo lavoro valuta l'impatto dei requisiti di capitalizzazione più onerosi sul costo del finanziamento delle imprese italiane. Nello specifico, si sono svolti due studi di simulazione, il primo al fine di calcolare i requisiti minimi di capitale regolamentare bancario a copertura del rischio di credito per esposizioni verso imprese non finanziarie italiane, il secondo per calcolare i credit spreads di tali esposizioni bancarie. Oltre a commentare i risultati in termini di requisiti di capitalizzazione bancaria e di credit spread scaturiti dagli studi di simulazione, il lavoro offre delle possibili indicazioni di politica economica sia di breve che di medio e lungo periodo idonee ad evitare che Basilea 2 possa tradursi in un freno anziché in un'opportunità di sviluppo economico del nostro paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.