L’interesse che il sistema mafioso di “Cosa Nostra” suscita tra le diverse discipline umanistiche di studio quali sociologia, antropologia e psicologia, in campo normativo e giuridico, nel “dovere” di tipo repressivo sentito a livello istituzionale, nel giornalismo e nelle arti letterarie e figurative, dimostra quanto l’attenzione collettiva rivolta al fenomeno sia sempre alta e costante, nonché animata dall’intenso desiderio di comprendere quanto più possibile di un fenomeno particolare ed unico, così saldamente legato a peculiari tradizioni culturali del popolo siciliano ed al contempo così mutevole nel corso del tempo e delle epoche storiche. Vi è infatti, in questa duplicità così caratteristica, tutta l’essenza del “fascino” del fenomeno mafioso, che contemporaneamente viene considerato un sistema criminale violento e sopraffattorio, dedito all’esercizio di attività proficue attraverso le quali ottenere il controllo del territorio, e d’altro canto un “tratto culturale” di un coraggioso popolo, che in epoche lontane (ma forse neanche troppo) ha dovuto trovare strategie di protezione e di autonomia, laddove non ottenute dallo stato ufficiale. E ogni siciliano porta in cuor suo questa dicotomia: chi più pendente verso l’una e chi più verso l’altra, sta di fatto che ogni cittadino di ogni centro grande o piccolo di questa meravigliosa isola, è “’intisu” di questa coesistenza, dibattuto tra il considerare il fenomeno come buono/cattivo, cultura/anomia, socialità/asocialità. Laddove la mafia affianca, a condotte dal rilievo penale aggravato, anche implicazioni sociali e culturali di ciò che vuol dire essere un “uomo d’onore”, allora sentita appare l’esigenza di scoprire sempre qualcosa di più, qualcosa di maggiormente caratterizzante ed utile. Ed è per tutto questo che il libro di Giusy La Piana è degno di interesse. In primo luogo, perchè rappresenta, con dignità ed onestà, un mezzo per diffondere la conoscenza sui “linguaggi” di un sistema che per secoli, confuso tra le fila dei condizionamenti culturali e familiari, ha da tempo lasciato i “significati nobili” originari per dedicarsi alla messa in opera di azioni criminose ed “anti-stato”. In secondo luogo, perchè rappresenta ancora un esempio, e non ce ne saranno mai abbastanza, di come si possa “alzare la testa”, e di come la Sicilia possa guardare al futuro con fiducia, essendo terra di ricchezza umane, culturali, economiche e turistiche, che non sono solo ed esclusivamente ad appannaggio di pochi. In terzo luogo, perchè dalla “schiavitù intellettuale”, che la mafia vorrebbe mantenere con costanza sui siciliani ed in generale su coloro che guardano ad essa, si può uscire, e proprio usando l’“arma” della cultura e della conoscenza, utili per acquisire consapevolezza di un fenomeno che, ben fronteggiato, può perdere il suo carattere di pericolosità.

Presentazione Libro "Strategie di comunicazione mafiosa" / Pomilla, Antonella. - STAMPA. - (2010).

Presentazione Libro "Strategie di comunicazione mafiosa"

POMILLA, ANTONELLA
2010

Abstract

L’interesse che il sistema mafioso di “Cosa Nostra” suscita tra le diverse discipline umanistiche di studio quali sociologia, antropologia e psicologia, in campo normativo e giuridico, nel “dovere” di tipo repressivo sentito a livello istituzionale, nel giornalismo e nelle arti letterarie e figurative, dimostra quanto l’attenzione collettiva rivolta al fenomeno sia sempre alta e costante, nonché animata dall’intenso desiderio di comprendere quanto più possibile di un fenomeno particolare ed unico, così saldamente legato a peculiari tradizioni culturali del popolo siciliano ed al contempo così mutevole nel corso del tempo e delle epoche storiche. Vi è infatti, in questa duplicità così caratteristica, tutta l’essenza del “fascino” del fenomeno mafioso, che contemporaneamente viene considerato un sistema criminale violento e sopraffattorio, dedito all’esercizio di attività proficue attraverso le quali ottenere il controllo del territorio, e d’altro canto un “tratto culturale” di un coraggioso popolo, che in epoche lontane (ma forse neanche troppo) ha dovuto trovare strategie di protezione e di autonomia, laddove non ottenute dallo stato ufficiale. E ogni siciliano porta in cuor suo questa dicotomia: chi più pendente verso l’una e chi più verso l’altra, sta di fatto che ogni cittadino di ogni centro grande o piccolo di questa meravigliosa isola, è “’intisu” di questa coesistenza, dibattuto tra il considerare il fenomeno come buono/cattivo, cultura/anomia, socialità/asocialità. Laddove la mafia affianca, a condotte dal rilievo penale aggravato, anche implicazioni sociali e culturali di ciò che vuol dire essere un “uomo d’onore”, allora sentita appare l’esigenza di scoprire sempre qualcosa di più, qualcosa di maggiormente caratterizzante ed utile. Ed è per tutto questo che il libro di Giusy La Piana è degno di interesse. In primo luogo, perchè rappresenta, con dignità ed onestà, un mezzo per diffondere la conoscenza sui “linguaggi” di un sistema che per secoli, confuso tra le fila dei condizionamenti culturali e familiari, ha da tempo lasciato i “significati nobili” originari per dedicarsi alla messa in opera di azioni criminose ed “anti-stato”. In secondo luogo, perchè rappresenta ancora un esempio, e non ce ne saranno mai abbastanza, di come si possa “alzare la testa”, e di come la Sicilia possa guardare al futuro con fiducia, essendo terra di ricchezza umane, culturali, economiche e turistiche, che non sono solo ed esclusivamente ad appannaggio di pochi. In terzo luogo, perchè dalla “schiavitù intellettuale”, che la mafia vorrebbe mantenere con costanza sui siciliani ed in generale su coloro che guardano ad essa, si può uscire, e proprio usando l’“arma” della cultura e della conoscenza, utili per acquisire consapevolezza di un fenomeno che, ben fronteggiato, può perdere il suo carattere di pericolosità.
2010
Strategie di comunicazione mafiosa
9788863470918
Mafia; comunicazione; pensiero mafioso
02 Pubblicazione su volume::02c Prefazione/Postfazione
Presentazione Libro "Strategie di comunicazione mafiosa" / Pomilla, Antonella. - STAMPA. - (2010).
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