Sullo sfondo di un quadro già abbondantemente indagato il contributo richiama l’attenzione su alcune implicazioni di carattere storico-testuale e storico-dottrinale della convinzione da parte di Abelardo che la vera filosofia è una forma di vita più che un insieme di dottrine; convinzione che emerge con forza dai luoghi delle opere del maestro in cui si parla dei filosofi antichi. Vengono esaminati alcuni passi tratti prevalentemente dalla Historia calamitatum e dalla Theologia christiana al fine di mettere in relazione quanto Abelardo afferma dei filosofi antichi con alcune vicende della sua stessa vita. Dal confronto emerge chiaramente come Abelardo rappresenti ai propri occhi un ‘esempio’ di filosofo che concepisce la filosofia un ‘modo di vivere’ e cerca di attuarlo. Dall’esame di questi passi emergono in particolare i seguenti elementi: filosofia per Abelardo è sì distacco dei beni materiali e ricerca di solitudine, ma è ad un tempo anche vita comunitaria organizzata; filosofia è inoltre comunicazione di un messaggio salvifico, o almeno consolatorio, rivolto agli altri uomini e in particolare ai non filosofi: il filosofo ha perciò una precisa funzione sociale ‘esortativa’; esistono diversi tipi di filosofi e di vita filosofica, che corrispondono a diverse fasi di un cammino di purificazione e hanno diversa funzione nella società.

Exhortatio e recta vivendi ratio. Filosofi antichi e filosofia come forma di vita in Pietro Abelardo / Valente, Luisa. - STAMPA. - (2011), pp. 39-66.

Exhortatio e recta vivendi ratio. Filosofi antichi e filosofia come forma di vita in Pietro Abelardo

VALENTE, Luisa
2011

Abstract

Sullo sfondo di un quadro già abbondantemente indagato il contributo richiama l’attenzione su alcune implicazioni di carattere storico-testuale e storico-dottrinale della convinzione da parte di Abelardo che la vera filosofia è una forma di vita più che un insieme di dottrine; convinzione che emerge con forza dai luoghi delle opere del maestro in cui si parla dei filosofi antichi. Vengono esaminati alcuni passi tratti prevalentemente dalla Historia calamitatum e dalla Theologia christiana al fine di mettere in relazione quanto Abelardo afferma dei filosofi antichi con alcune vicende della sua stessa vita. Dal confronto emerge chiaramente come Abelardo rappresenti ai propri occhi un ‘esempio’ di filosofo che concepisce la filosofia un ‘modo di vivere’ e cerca di attuarlo. Dall’esame di questi passi emergono in particolare i seguenti elementi: filosofia per Abelardo è sì distacco dei beni materiali e ricerca di solitudine, ma è ad un tempo anche vita comunitaria organizzata; filosofia è inoltre comunicazione di un messaggio salvifico, o almeno consolatorio, rivolto agli altri uomini e in particolare ai non filosofi: il filosofo ha perciò una precisa funzione sociale ‘esortativa’; esistono diversi tipi di filosofi e di vita filosofica, che corrispondono a diverse fasi di un cammino di purificazione e hanno diversa funzione nella società.
2011
L’antichità classica nel pensiero medievale
9782503542898
The notion of the philosopher in the Middle Ages; Peter Abelard; Pietro Abelardo; La nozione di filosofo nel medioevo; Macrobio nel XII secolo; Macrobius in the 12th century
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Exhortatio e recta vivendi ratio. Filosofi antichi e filosofia come forma di vita in Pietro Abelardo / Valente, Luisa. - STAMPA. - (2011), pp. 39-66.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/435931
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact