Il ripristino della funzione accomodativa in occasione della rimozione chirurgica del cristallino catarattoso è da molto tempo una grande sfida per il mondo degli oftalmologi. In questi ultimi anni la creatività dei ricercatori e l’nteresse delle case produttrici si sono fusi per sviluppare delle nuove IOLs nel tentativo di emulare il complesso meccanismo accomodativo del cristallino umano. Questi sforzi sembrano ancora più pionieristici se si considera che non vi è un unanime consenso sulle più accreditate teorie riguardanti il riflesso accomodativo, in quanto a tutt’oggi nessuna di esse ne spiega pienamente la sua complessità. Il funzionamento delle IOLs accomodative, si basa fondamentalmente sulle numerose osservazioni che hanno evidenziato come nonostante la presbiopia insorga in quinta decade, il muscolo ciliare continui a mantenere la sua funzionalità intatta fino agli ottanta anni di età. Della famiglia delle lenti pseudoaccomodative o parzialmente accomodative fanno parte le lenti a ottica singola come il modello Morcher BioComFold 43E che è una single-optic accomodativa con due aptiche ad anello semi-circolari (Figura 1), diametro totale 10.2mm e ottica di 5.8mm1. La Crystalens AT-45 (Eyeonics, Inc., Aliso Viejo, Calif.) è stata la prima ed unica lente intraoculare accomodativa approvata dalla FDA statunitense nel 20032, di cui una successiva versione con piatto da 5.0 mm (Model AT-50SE) è stata messa in commercio alla fine del 2006. Passata la proprietà alla Bausch & Lomb si è arrivati alla quarta generazione con la Crystalens HD, approvata dalla FDA nel giugno 2008. In tests di laboratorio essa ha fornito una maggiore profondità di fuoco rispetto alla parente AT-45 e migliore contrasto, obiettivato attraverso l’MTF (Modulation Transfer Function), sia rispetto alla Re- STOR (Alcon) che la ReZoom (AMO)3. La 1CU (Human Optics, Erlangen, Germany), in hydrogel, che è stata studiata in Europa fra il 2000 ed il 20034-5. La TekClear della Tekia, (Irvine, California, USA) di cui la Commissione Europea ha approvato l’utilizzo nel 2006. La IOL TetraFlex (Lenstec, Inc., St. Petersburg, Fla.), che sfrutta, anch’essa un movimento anteroposteriore dell’ottica6.

Il futuro delle IOLs accomodative / A., Anania; Sagnelli, Paolo. - In: LA VOCE A.I.C.C.E.R.. - ISSN 1973-9419. - STAMPA. - 1/2009(2009), pp. 12-18.

Il futuro delle IOLs accomodative

SAGNELLI, Paolo
2009

Abstract

Il ripristino della funzione accomodativa in occasione della rimozione chirurgica del cristallino catarattoso è da molto tempo una grande sfida per il mondo degli oftalmologi. In questi ultimi anni la creatività dei ricercatori e l’nteresse delle case produttrici si sono fusi per sviluppare delle nuove IOLs nel tentativo di emulare il complesso meccanismo accomodativo del cristallino umano. Questi sforzi sembrano ancora più pionieristici se si considera che non vi è un unanime consenso sulle più accreditate teorie riguardanti il riflesso accomodativo, in quanto a tutt’oggi nessuna di esse ne spiega pienamente la sua complessità. Il funzionamento delle IOLs accomodative, si basa fondamentalmente sulle numerose osservazioni che hanno evidenziato come nonostante la presbiopia insorga in quinta decade, il muscolo ciliare continui a mantenere la sua funzionalità intatta fino agli ottanta anni di età. Della famiglia delle lenti pseudoaccomodative o parzialmente accomodative fanno parte le lenti a ottica singola come il modello Morcher BioComFold 43E che è una single-optic accomodativa con due aptiche ad anello semi-circolari (Figura 1), diametro totale 10.2mm e ottica di 5.8mm1. La Crystalens AT-45 (Eyeonics, Inc., Aliso Viejo, Calif.) è stata la prima ed unica lente intraoculare accomodativa approvata dalla FDA statunitense nel 20032, di cui una successiva versione con piatto da 5.0 mm (Model AT-50SE) è stata messa in commercio alla fine del 2006. Passata la proprietà alla Bausch & Lomb si è arrivati alla quarta generazione con la Crystalens HD, approvata dalla FDA nel giugno 2008. In tests di laboratorio essa ha fornito una maggiore profondità di fuoco rispetto alla parente AT-45 e migliore contrasto, obiettivato attraverso l’MTF (Modulation Transfer Function), sia rispetto alla Re- STOR (Alcon) che la ReZoom (AMO)3. La 1CU (Human Optics, Erlangen, Germany), in hydrogel, che è stata studiata in Europa fra il 2000 ed il 20034-5. La TekClear della Tekia, (Irvine, California, USA) di cui la Commissione Europea ha approvato l’utilizzo nel 2006. La IOL TetraFlex (Lenstec, Inc., St. Petersburg, Fla.), che sfrutta, anch’essa un movimento anteroposteriore dell’ottica6.
2009
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il futuro delle IOLs accomodative / A., Anania; Sagnelli, Paolo. - In: LA VOCE A.I.C.C.E.R.. - ISSN 1973-9419. - STAMPA. - 1/2009(2009), pp. 12-18.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/436353
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact