Come si esercita materialmente il diritto di voto nelle principali democrazie contemporanee? Quali sono le tecniche di espressione del voto utilizzate e quali le prospettive di una loro innovazione? Il libro cerca di rispondere a questi interrogativi e di valutare l’intensità con cui la libertà e l’eguaglianza degli elettori sono garantite attraverso il rispetto di segretezza e personalità.Fin dall’epoca liberale è prevalsa la preoccupazione di consentire agli elettori di esprimere la propria volontà in modo genuino, per evitare che piccoli o grandi gruppi di interesse avessero il sopravvento. Si è così proceduto ad un graduale perfezionamento delle tecniche di voto. Prima i bollettini informali sono stati sostituiti con schede uniformi, poi sono state introdotte la busta di Stato e la scheda di Stato (negli stessi decenni nei Paesi anglosassoni il ticket è stato gradualmente superato dall’Australian ballot). In seguito, il progresso tecnico ha prodotto vere e proprie macchine per il voto, negli Stati Uniti in particolare.Attualmente questa molteplicità di forme si va accentuando: alcuni ordinamenti ammettono il voto per corrispondenza, altri quello per procura; e, sempre più spesso, è possibile votare in anticipo rispetto alla data ufficiale di indizione delle elezioni. In questo già ricco panorama ha fatto irruzione, negli ultimi due decenni, il voto elettronico che, in seguito allo sviluppo delle tecnologie di telecomunicazione, può anche essere trasmesso a distanza. L’esigenza di contrastare la disaffezione elettorale ha indotto un numero sempre maggiore di legislatori nazionali a tollerare il voto al di fuori di ambienti pubblici e sorvegliati: l’esigenza di comodità sembra allora prevalere su quelle garanzie di segretezza e personalità che non dovrebbero essere rimesse alla libera disponibilità del singolo, proprio perché garanzia collettiva.Il campo principale della ricerca è stato circoscritto alle modalità di espressione del voto nei venticinque Stati membri dell’Unione europea. Al di fuori del continente europeo sono analizzati gli ordinamenti degli Stati Uniti, da sempre patria della sperimentazione in materia di modalità di voto, e dell’India, recente capofila nell’utilizzazione del voto elettronico fra i paesi in via di sviluppo.Un’attenzione particolare è stata riservata all’Italia, la cui storia costituzionale può essere il pretesto per descrivere in modo paradigmatico le trasformazioni dell’esercizio concreto del diritto di voto nel passaggio dallo Stato liberale allo Stato di democrazia pluralista.Nell’insieme si è tentato di mettere in luce l’assoluto valore dei requisiti del voto accolti nelle Carte costituzionali ed in numerosi documenti internazionali di tutela dei diritti dell’uomo. L’interpretazione di tali requisiti non è omogenea in tutti gli ordinamenti; le esigenze che storicamente hanno portato all’affermazione del carattere personale, uguale, libero e segreto del voto restano attualissime e, persistendo nelle loro funzioni originali, ben si accompagnano alle nuove e più sofisticate modalità di voto.[...]

Il valore del voto. Nuove tecnologie e partecipazione elettorale

GRATTERI, Andrea
2005-01-01

Abstract

Come si esercita materialmente il diritto di voto nelle principali democrazie contemporanee? Quali sono le tecniche di espressione del voto utilizzate e quali le prospettive di una loro innovazione? Il libro cerca di rispondere a questi interrogativi e di valutare l’intensità con cui la libertà e l’eguaglianza degli elettori sono garantite attraverso il rispetto di segretezza e personalità.Fin dall’epoca liberale è prevalsa la preoccupazione di consentire agli elettori di esprimere la propria volontà in modo genuino, per evitare che piccoli o grandi gruppi di interesse avessero il sopravvento. Si è così proceduto ad un graduale perfezionamento delle tecniche di voto. Prima i bollettini informali sono stati sostituiti con schede uniformi, poi sono state introdotte la busta di Stato e la scheda di Stato (negli stessi decenni nei Paesi anglosassoni il ticket è stato gradualmente superato dall’Australian ballot). In seguito, il progresso tecnico ha prodotto vere e proprie macchine per il voto, negli Stati Uniti in particolare.Attualmente questa molteplicità di forme si va accentuando: alcuni ordinamenti ammettono il voto per corrispondenza, altri quello per procura; e, sempre più spesso, è possibile votare in anticipo rispetto alla data ufficiale di indizione delle elezioni. In questo già ricco panorama ha fatto irruzione, negli ultimi due decenni, il voto elettronico che, in seguito allo sviluppo delle tecnologie di telecomunicazione, può anche essere trasmesso a distanza. L’esigenza di contrastare la disaffezione elettorale ha indotto un numero sempre maggiore di legislatori nazionali a tollerare il voto al di fuori di ambienti pubblici e sorvegliati: l’esigenza di comodità sembra allora prevalere su quelle garanzie di segretezza e personalità che non dovrebbero essere rimesse alla libera disponibilità del singolo, proprio perché garanzia collettiva.Il campo principale della ricerca è stato circoscritto alle modalità di espressione del voto nei venticinque Stati membri dell’Unione europea. Al di fuori del continente europeo sono analizzati gli ordinamenti degli Stati Uniti, da sempre patria della sperimentazione in materia di modalità di voto, e dell’India, recente capofila nell’utilizzazione del voto elettronico fra i paesi in via di sviluppo.Un’attenzione particolare è stata riservata all’Italia, la cui storia costituzionale può essere il pretesto per descrivere in modo paradigmatico le trasformazioni dell’esercizio concreto del diritto di voto nel passaggio dallo Stato liberale allo Stato di democrazia pluralista.Nell’insieme si è tentato di mettere in luce l’assoluto valore dei requisiti del voto accolti nelle Carte costituzionali ed in numerosi documenti internazionali di tutela dei diritti dell’uomo. L’interpretazione di tali requisiti non è omogenea in tutti gli ordinamenti; le esigenze che storicamente hanno portato all’affermazione del carattere personale, uguale, libero e segreto del voto restano attualissime e, persistendo nelle loro funzioni originali, ben si accompagnano alle nuove e più sofisticate modalità di voto.[...]
2005
8813261403
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/3024
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