La rappresentazione interna dello spazio di un problema è da molti autori ritenuta un prerequisito fondamentale nella pianificazione e nel problem solving (Scholnick e Friedman, 1993). Tale rappresentazione include la definizione del problema, delle mete e dei mezzi per raggiungerle. Diversi autori, ritenendo che l’anticipazione di un piano si basi sulla capacità di rappresentazione interna di un problema, hanno ipotizzato che l’anticipazione verbale di una procedura di soluzione di una prova potrebbe facilitare la successiva esecuzione di una strategia risolutiva (Gagnè e Smith, 1962; Vygotskij, 1960). Per verificare tale ipotesi 59 bambini di età compresa tra i 9 e i 10 anni, bilanciati per sesso, sono stati sotto sottoposti alla versione classica a tre dischi della Torre di Hanoi. I soggetti sono stati assegnati a due diverse condizioni sperimentali: un gruppo ha effettuato prima una anticipazione verbale della prova e successivamente l’effettiva soluzione, mentre il gruppo di controllo ha effettuato la soluzione senza la precedente anticipazione verbale. I risultati non sembrano confermare l’ipotesi secondo cui l’anticipazione mentale della soluzione di un problema faciliti la successiva esecuzione della prova. I risultati vengono interpretati sia nei termini di un non completo sviluppo della capacità di rappresentazione astratta in senso piagetiano, sia nei termini di mancanza di una verifica immediata dall’ambiente circa la correttezza e l’efficacia delle mosse anticipate verbalmente.

Anticipazione verbale ed esecuzione del problema della Torre di Hanoi in soggetti di età scolare.

ALBIERO, PAOLO;
1999

Abstract

La rappresentazione interna dello spazio di un problema è da molti autori ritenuta un prerequisito fondamentale nella pianificazione e nel problem solving (Scholnick e Friedman, 1993). Tale rappresentazione include la definizione del problema, delle mete e dei mezzi per raggiungerle. Diversi autori, ritenendo che l’anticipazione di un piano si basi sulla capacità di rappresentazione interna di un problema, hanno ipotizzato che l’anticipazione verbale di una procedura di soluzione di una prova potrebbe facilitare la successiva esecuzione di una strategia risolutiva (Gagnè e Smith, 1962; Vygotskij, 1960). Per verificare tale ipotesi 59 bambini di età compresa tra i 9 e i 10 anni, bilanciati per sesso, sono stati sotto sottoposti alla versione classica a tre dischi della Torre di Hanoi. I soggetti sono stati assegnati a due diverse condizioni sperimentali: un gruppo ha effettuato prima una anticipazione verbale della prova e successivamente l’effettiva soluzione, mentre il gruppo di controllo ha effettuato la soluzione senza la precedente anticipazione verbale. I risultati non sembrano confermare l’ipotesi secondo cui l’anticipazione mentale della soluzione di un problema faciliti la successiva esecuzione della prova. I risultati vengono interpretati sia nei termini di un non completo sviluppo della capacità di rappresentazione astratta in senso piagetiano, sia nei termini di mancanza di una verifica immediata dall’ambiente circa la correttezza e l’efficacia delle mosse anticipate verbalmente.
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