L’autrice del saggio si occupa da molto tempo della scrittrice austriaca Elfriede Gerstl (1932-2009), sopravvisuta in vari nascondigli „vedendo la luce del giorno solo tra le fessure delle serrande“. Ha pubblicato un volume „Die neokybernetische Literatur“ (1996, Amsterdam/Atlanta: Rodopi) analizzando le opere di Gerstl e comparando il suo stile e certe sperimentazioni con la lingua e vari generi letterari ad altri autori dell’avanguardia, soprattutto austriaca, a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso. Ha inoltre tradotto per la prima volta in lingua italiana e curato il romanzo sperimentale di Gerstl “Spazi per giocare con la mente” che ha ricevuto una segnalazione di merito nel Premio Roma 2009 (si veda il volume citato nell’elenco). Si trova inoltre a partire dal 2000 inserita online dalla Biblioteca Nazionale Austriaca con il volume D.Winkler “Elfriede Gerstl: “Sprache(n). Spiele. Spielräume”. Experimentelle Literatur in Österreich” (http://www.önb.ac.at). L’autrice, come linguista, ha inoltre pubblicato vari saggi su Gerstl, analizzando da diverse angolazioni il linguaggio e stile e soprattutto le originali e particolari sperimentazioni con la lingua di Gerstl, e risulta essere un’esperta di Gerstl e viene spesso citata in merito. In base alle ricerche fatte su Gerstl, l’autrice del saggio è stata invitata dal Prof. Fausto Cercignani, curatore della rivista letteraria “Studia Austriaca” di scrivere su questa scrittrice di letteratura sperimentale molto originale e apprezzata nel mondo della germanistica, ma poco nota a un pubblico vasto, perché, secondo il germanista Wendelin Schmidt-Dengler, “le opere di Gerstl, sono come la filigrana, troppo particolari e impreziositi di vari elementi per raggiungere un vasto pubblico”. Il saggio vuole analizzare le opere – poesie, radiodrammi, short stories, un romanzo e molti saggi – per permettere di comprendere meglio i giochi linguistico-semantici di Gerstl, giochi che sono direttamente intrecciati e collegati al contenuto delle sue opere.

Elfriede Gerstl, “eine total unter ihrem Wert gehandelte Autorin”

WINKLER PEGORARO, DAGMAR
2007

Abstract

L’autrice del saggio si occupa da molto tempo della scrittrice austriaca Elfriede Gerstl (1932-2009), sopravvisuta in vari nascondigli „vedendo la luce del giorno solo tra le fessure delle serrande“. Ha pubblicato un volume „Die neokybernetische Literatur“ (1996, Amsterdam/Atlanta: Rodopi) analizzando le opere di Gerstl e comparando il suo stile e certe sperimentazioni con la lingua e vari generi letterari ad altri autori dell’avanguardia, soprattutto austriaca, a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso. Ha inoltre tradotto per la prima volta in lingua italiana e curato il romanzo sperimentale di Gerstl “Spazi per giocare con la mente” che ha ricevuto una segnalazione di merito nel Premio Roma 2009 (si veda il volume citato nell’elenco). Si trova inoltre a partire dal 2000 inserita online dalla Biblioteca Nazionale Austriaca con il volume D.Winkler “Elfriede Gerstl: “Sprache(n). Spiele. Spielräume”. Experimentelle Literatur in Österreich” (http://www.önb.ac.at). L’autrice, come linguista, ha inoltre pubblicato vari saggi su Gerstl, analizzando da diverse angolazioni il linguaggio e stile e soprattutto le originali e particolari sperimentazioni con la lingua di Gerstl, e risulta essere un’esperta di Gerstl e viene spesso citata in merito. In base alle ricerche fatte su Gerstl, l’autrice del saggio è stata invitata dal Prof. Fausto Cercignani, curatore della rivista letteraria “Studia Austriaca” di scrivere su questa scrittrice di letteratura sperimentale molto originale e apprezzata nel mondo della germanistica, ma poco nota a un pubblico vasto, perché, secondo il germanista Wendelin Schmidt-Dengler, “le opere di Gerstl, sono come la filigrana, troppo particolari e impreziositi di vari elementi per raggiungere un vasto pubblico”. Il saggio vuole analizzare le opere – poesie, radiodrammi, short stories, un romanzo e molti saggi – per permettere di comprendere meglio i giochi linguistico-semantici di Gerstl, giochi che sono direttamente intrecciati e collegati al contenuto delle sue opere.
2007
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