Le indagini di accertamento della paternità sono oggi eseguite attraverso l’analisi di polimorfismi del DNA, che hanno sostituito i tradizionali metodi di analisi basati sull’utilizzo dei marcatori genetici, mantenendone tuttavia inalterato l’originale impianto logico e l’inferenza probabilistica. La genetica forense (disciplina di riferimento in tale ambito), per l’attuale sviluppo delle conoscenze scientifiche può, oggi, chiarire il rapporto di filiazione, fornendo strumenti informativi di grande importanza, al fine di soddisfare il bisogno di “verità biologica”. Indagini genetiche sono oggi adottate in tutto il mondo come il più importante mezzo, quando non il solo, per dimostrare con obiettività il rapporto parentale in ambito giudiziario ed extragiudiziale. In ambito giuridico, nel nostro Paese, è stata sancita la piena ammissibilità delle prove biologiche nei giudizi di filiazione costituendo l’unico mezzo di prova diretto (non presuntivo) della paternità, in quanto fondato sull’esame sperimentale di caratteristiche genetiche. Ne è derivato, negli anni, un sensibile aumento non solo della casistica giudiziaria peritale ma anche delle richieste extragiudiziali. Se tuttavia in ambito giuridico, oggi, le leggi permettono un chiaro inquadramento delle fattispecie entro le quali è possibile eseguire l’indagine senza incorrere in abusi o danni ad alcuno degli interessati, non esiste invece normativa sulle richieste formulate in sede extragiudiziale né una chiara opposizione giuridica. ci siamo proposti di individuare le problematiche di più frequente ricorrenza nella quotidiana attività del Servizio di Medicina Legale in tema di filiazione su richiesta da parte di privati, facendo riferimento alla casistica degli ultimi anni. Vengono quindi analizzate le problematiche individuate al fine di trarre indicazioni meditate che orientino sulla possibilità di accogliere o meno la richiesta d’indagine formulata da privati nelle diverse fattispecie. Ciò assume rilevante importanza in quanto, in sede privata, il cittadino ha ancor di più il diritto di sentirsi tutelato mancandogli la garanzia giurisdizionale.

L’indagine di paternità: inquadramento normativo premesse scientifiche e riflessioni etico-deontologiche nel caso di richiesta avanzata da privati

CAENAZZO, LUCIANA;BENCIOLINI, PAOLO
2008

Abstract

Le indagini di accertamento della paternità sono oggi eseguite attraverso l’analisi di polimorfismi del DNA, che hanno sostituito i tradizionali metodi di analisi basati sull’utilizzo dei marcatori genetici, mantenendone tuttavia inalterato l’originale impianto logico e l’inferenza probabilistica. La genetica forense (disciplina di riferimento in tale ambito), per l’attuale sviluppo delle conoscenze scientifiche può, oggi, chiarire il rapporto di filiazione, fornendo strumenti informativi di grande importanza, al fine di soddisfare il bisogno di “verità biologica”. Indagini genetiche sono oggi adottate in tutto il mondo come il più importante mezzo, quando non il solo, per dimostrare con obiettività il rapporto parentale in ambito giudiziario ed extragiudiziale. In ambito giuridico, nel nostro Paese, è stata sancita la piena ammissibilità delle prove biologiche nei giudizi di filiazione costituendo l’unico mezzo di prova diretto (non presuntivo) della paternità, in quanto fondato sull’esame sperimentale di caratteristiche genetiche. Ne è derivato, negli anni, un sensibile aumento non solo della casistica giudiziaria peritale ma anche delle richieste extragiudiziali. Se tuttavia in ambito giuridico, oggi, le leggi permettono un chiaro inquadramento delle fattispecie entro le quali è possibile eseguire l’indagine senza incorrere in abusi o danni ad alcuno degli interessati, non esiste invece normativa sulle richieste formulate in sede extragiudiziale né una chiara opposizione giuridica. ci siamo proposti di individuare le problematiche di più frequente ricorrenza nella quotidiana attività del Servizio di Medicina Legale in tema di filiazione su richiesta da parte di privati, facendo riferimento alla casistica degli ultimi anni. Vengono quindi analizzate le problematiche individuate al fine di trarre indicazioni meditate che orientino sulla possibilità di accogliere o meno la richiesta d’indagine formulata da privati nelle diverse fattispecie. Ciò assume rilevante importanza in quanto, in sede privata, il cittadino ha ancor di più il diritto di sentirsi tutelato mancandogli la garanzia giurisdizionale.
2008
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