Sulla presenza e rimarchevole attività dei gesuiti spagnoli espulsi nel ducato di Parma e Piacenza

Il saggio tratta della parte avuta da un gruppo di spagnoli espulsi nel recupero di fatto dell'elemento gesuitico nel Ducato di Parma e Piacenza da parte di Ferdinando di Borbone, nel perseguimento di un disegno restaurativo dell'antico ordine in anticipo sul resto d'Europa. A Parma vengono a operare due personalità di gran rilievo:Pignatelli, che qui getta le basi per la rifondazione della congregazione e Andrès che dispiega una rilevante attività didattica e scientifica. A Piacenza il magistero di una dozzina di gesuiti, cresciuti all’Università di Cervera, nella rinata scuola di S. Pietro, legata al seminario, costituisce un polo di riferimento e confronto per una città che si presenta all’epoca come un vivace centro di fermentazione e irradiazione di idee; verosimilmente esercita un'influenza decisiva su un personaggio che sarà alla base della rinascita del movimento neotomista.