Alterazioni. Osservazioni sul conflitto tra antico e nuovo

Intervenire sul patrimonio costruito richiede massimo ascolto, piena consapevolezza e grande senso di responsabilità nelle scelte, sia per ciò che si vuole sottrarre, sia per la qualità dei nuovi apporti con cui si vuole manipolare il costruito esistente. È necessaria una decisa declinazione etica del progetto a garanzia dell’alta qualità del risultato che produce pur sempre un’alterazione nella preesistenza. Il termine viene inteso in senso positivo come azione che produce un mutamento, un cambiamento di stato, come un segno posto davanti alla nota a indicare la variazione nel valore di durata o di intensità. Il compito di tale operazione è arduo ma necessario se si vuole dar nuova vita alla preesistenza, sia essa in uno stato di normale deterioramento, sia che si trovi in condizione di rudere, in seguito a vari accadimenti, fra cui anche i terremoti. Si tratta come più volte ricordato di assumere una precisa prospettiva deontologica di rispetto e cura dei beni culturali, in vista della loro trasmissione al futuro, sia nella loro materialità, sia per la memoria storica che essi rappresentano.